A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 26 novembre 2007

Gita al mare 2

Stamattina vedendo il nebbione tipicamente padano aleggiare su Bologna la mezza idea e' diventata una. Riccione. Aegis. Pesaro. Ovvero un giro in bici sull'Adriatica da Riccione a Pesaro passando per Siligata. La simulazione del giro dell'IM Arizona poteva essere perfetta. In piu' l'abbassamento del manubrio di 2 cm era tutto da testare, soprattutto sulla schiena.

Riccione e' fantastica, in questa stagione. Gode di un microclima unico: 15 gradi, sole e niente umidita'. Solo un fastidiosissimo e discreto vento di tramontana. Cosi' non mi ero illuso, andando verso sud, che i 30 all'ora di media a Pesaro fossero frutto della mia gamba. Considerato che per fare Siligata vedevo velocita' piu' vicine ai 10 all'ora che non ai 20. Cosi', a Pesaro girata la prua della bici ho ripreso la strada al contrario, ma non ho perso molto, come media. Alla fine 44 km ai 28 all'ora. Bene anche la nuova posizione ribassata.

Poco, pochissimo, ma temendo il vento contrario non ho forzato, e va bene cosi'. Ho gia' la testa laggiu', sull'isola dell'Oceano Indiano che di nome fa Mauritius, che ci ospitera' fino al 7 dicembre (piu' tre giorni a Dubai). Niente gare, solo relax, con qualche sana corsetta e nuotata. Dovrebbe esserci la possibilita' di connettersi, e cerchero' di farmi invidiare al massimo postando resoconti e foto.


Il tracciato

domenica 25 novembre 2007

23a Camminata dei 2 Mulini

Ultima camminata prima della partenza (gia', partiamo...), in compagnia di Carla che tenta per l'ennesima volta di riprendere la corsa. Un domani -certamente- riuscira' a finire una maratona, anzi sembrava questo l'anno giusto, ma un po' la bandelletta ileo tibiale, un po' un dolore all'anca di misteriosa provenienza le hanno fatto perdere fiato e fondo.

Quindi poco meno di 11 km a passo Carla, nelle campagne di Lavino di Mezzo, tra Zola e la via Emilia.

Il tracciato
E i totali della settimana:
SWIM: 6300 m
BIKE: 102,31 km
RUN: 10,77 km

sabato 24 novembre 2007

La battaglia parallela

La battaglia parallela a quella di preparare il mio fisico a sostenere un Ironman e' quella per perdere peso. Perche' credo di essere uno dei pochissimi al mondo che pur facendo ironman, e allenandomi ogni giorno (o quasi), ingrasso. Ma non massa magra. I chili in piu' che mi ritrovo sono di CICCIA. E la maggior parte vanno li', nella PANZA.

Fin dalla nascita, ma ancora di piu' da quando ho deciso di migliorare la mia qualita' di vita facendo sport, mi sono affidato a dietologi o -come si dice ora- alimentaristi. L'ultima, Roberta M., splendida maratoneta di livello nazionale, e' riuscita a portarmi nel settembre 2006 fino ad 81 kg e mezzo, a 4/5 kg dal mio peso forma di 77 (calcolato scientificamente), con una percentuale di massa grassa del 12 e mezzo percento. Poi per tutto il 2007 ho sballonzolato sugli 85, ma ora sto debordando a 90 (oltre, in verita'). La dieta che seguo "non tiene piu'", o meglio la mia testa (e la mia bocca) si prendono troppi extra.

A complicare le cose il fatto che ho difficolta' a correre (fino all'anno scorso era il miglior modo in cui riuscivo a perdere chili in poco tempo, facendo lunghi di ore ed ore), i nervi dei piedi dopo un po' (tempo variabile tra la mezzora e l'ora) cominciano a dolere. E non e' la fitta al fegato che basta aspettare o accelerare. Gia' mi sono operato, ma evidentemente non e' bastato, perche' i nervi ancora si fanno sentire. Quindi non potro' contare su questo naturale ed ottimo metodo di scioglimento grassi.

Cerchero' di rientrare nel peso in qualche modo, ma oltre alla dieta dovro' cambiare la testa, soprattutto, perche' -come detto- non mangio per fame. Tuttavia un primo passo l'ho fatto. Stamattina e' arrivata la Tanita BC545. Una bilancia. Anzi, una bilancia impedenziometrica, ovvero un computer che, tramite scariche elettriche a bassissimo voltaggio sparse per il corpo, calcola la composizione corporea.

Abbiamo gia' litigato, io e Tanita. Secondo lei peso troppo (91,5 kg), ma soprattutto ho troppa massa grassa (25,6%). Il mio tronco pesa 34,5 kg, ciascuna gamba 11 e il braccio sinistro 3,7, mentre il destro 4,6. Tutto cio' ha determinato la definizione di obeso moderato. Ha deciso che mi dovranno bastare 1998 calorie/giorno e che mi aspetta sabato prossimo.

venerdì 23 novembre 2007

14 x 100m stile a 2'

Niente. La palestra non fa per me. Eppure devo insistere, perche' e' l'unico modo per rimediare ad anni di lassismo e trastullo. La pochezza della mia muscolatura si evidenzia nello squat. E negli esercizi similari. Tutto cio' che fa rima con "piegamento sulle gambe" per me e' un altro mondo, ovviamente sconosciuto. Quindi stamattina altre figuracce, perche' alla palestra del CUSB mica siamo soli... Fissi ci sono un giocatore di basket e il portiere del centro sportivo, una bestia di croato (2 metri per 110 kg) che fa i campionati master di decathlon (ma anche di mangiate, dai racconti che ci fa).

Dopo i 3 giri di attivazione subito serie di braccia, il movimento e' quello del nuoto, stile delfino per la precisione, con 20 kg, diverse serie da 20 ripetizioni. Alternate ad esercizi di polpaccio, che io eseguo male, ovviamente (piego il ginocchio). A seguire squat (senza pesi, solo bilanciere) alternate alle braccia, sempre lo stesso esercizio. Per finire addominali (una figura patetica, neanche 20 di seguito) e esercizi per i rotatori della spalla.

Consapevole che per i prossimi 3 giorni avro' dolori indicibili in tutto il corpo ho tuttavia volentieri sostenuto, in serata, la seduta di nuoto, con un Ruggio invasato. Martedi ci aveva promesso di farci provare (anzi, gustare) un 14 x 100m stile a 2': mica se ne' dimenticato. Infatti dopo il riscaldamento, esercizi a dorso e stile (2 x 75m per stile con il pullbuoy, il primo e l'ultimo a braccio singolo, il centrale con entrambe le braccia) e un 4 x50m misti con 20" di riposo, eccola li' la mazzata. 28 minuti in apnea.

Beh, sono sopravvissuto, va la'. 1.45 stampato ogni 100, alla fine 135 battiti. Ah! a nuoto vado anche bene... E' la bici che mi manca...

giovedì 22 novembre 2007

Gita al mare

Approfittando dell'invito dell'amico Stefano Greguràtt (che non e' milanese, ma riccionese DOC) oggi ho messo la Aegis sulla macchina e mi sono diretto al mare, obbiettivo un medio sulla IMbike in compagnia di Stefano e "altri". Peccato per l'incidente meccanico occorso a Stefano (gomma bucata) che ci ha impedito di fare un buon chilometraggio. Certo che tra lui e David, "l'altro", non si risparmiano di certo e senza neanche alzarsi sui pedali si mettevano fianco a fianco ai 42, 43 all'ora... Pochi secondi ed io perdevo la loro ruota, ovviamente.

Sebbene coperto non e' stato mai freddissimo, e neanche troppo umido come a Bologna, mentre abbiamo subito un fastidioso scirocco, che all'andata ci ha frenato molto, mentre al ritorno ci ha "spinto" fino ai 70 all'ora, nella discesa di Siligata. L'adriatica, poi, e' frequentatissima di "balle" di ciclisti attempati, i quali piazzano rilanci spaccagambe (anche se poi li tengono poche centinaia di metri....) ma che sono molto allenanti. Al ritorno ne abbiamo subito alcune (restituite colpo su colpo).


Cosi' un bel giretto di un paio di ore per 54 km, ad una media vicina ai 30 all'ora (purgando le soste), e una bella giornata in compagnia.

Il tracciato

mercoledì 21 novembre 2007

Non succede mai niente...

Normalmente nel condominio in cui vivo non accade praticamente nulla. Auto che vanno in garage, auto che vengono dal garage... Qualche artigiano parcheggia il camioncino nella corte (che non sarebbe adibita a parcheggio ma per le emergenze si pazienta) per i lavori in qualche ufficio o appartamento. Passaggio a piedi, si', ci sono molti uffici. Ma niente di che. Cosi' la scorsa settimana quando mi hanno proposto "mercoledi alle 9" per la sostituzione della lavastoviglie non ho avuto obiezioni. Niente di piu' sbagliato.

Infatti, oggi, nell'ordine: trasloco dell'ufficio a fianco del mio appartamento (secondo piano) al primo (roba di 35, 36 gradini), con conseguente ingresso di 3-camioncini-3 (e una decina di persone) nella corte. Per un intervento programmato (di cui non sapevo nulla, visto che mio padre ha l'abitudine di dirmi le cose nel momento stesso in cui devono accadere) di ripavimentazione ha fatto si che le nostre auto dovessero essere portate fuori dal garage e posteggiate nella corte, cosi' per i camioncini non c'era piu' posto.

Inoltre l'arrivo della lavastoviglie nuova e conseguente ritiro della vecchia, piu' l'installatore, che mica viene a piedi... Insomma alla 8 e mezzo mi sono improvvisato vigile e parcheggiatore: ho diretto il traffico e dato dritte per parcheggiare nello spazio ristretto. Per fortuna che l'installatore aveva trovato posto in strada (evento unico) cosi' come il furgone della MediaWord. I 3 camioncini si sono ridotti ad 1, e finalmente la pace e' tornata in fretta.

Meno male che mi ero preso la giornata di riposo...

Ah, la lavastoviglie funziona che e' una meraviglia (Whirlpool W69) e' silenziosissima e ha richiesto un'oretta per l'installazione.

martedì 20 novembre 2007

E questo e' sempre uguale...

Ruggio ha pigiato l'acceleratore. Stasera piramide 50-100-200-100-50 a stile (15" riposo) poi uno strano 3 x 50m andata dorso e ritorno a rana e poi la botta. 5 x 100 stile a 1'50" -2 minutini di riposo- e via altri 5 da 100 a 1'45". Tre nella prima serie e due nella seconda li ho fatti con il pullbouy (anche se avrei voluto farli tutti, io!), contro il parere di Ruggio perche' le devo usare e modellare (questa mi giunge nuova...), queste gambe.

Pero' ne sono uscito vivo, che e' gia' tanto.

E' tornato!

Oggi il coach ha rimesso le terga sulla bici da corsa. Potevo forse io mancare a questo evento? Ma certo che no, solo che ho ancora le gambe gelatinose, quindi ho potuto solo rallentarlo. Non che normalmente vada meglio, ma oggi e' stato anche peggio. Gia' la temperatura (8°) non ha aiutato.

Appena inforcata la Colnago, poi, quadricipiti e polpacci mandavano segnali inequivocabili. Non ne volevano sapere di muoversi, fare qualsiasi tipo di fatica. Figuriamoci poi quando prima abbiamo imboccato la Val di Zena (che a me oggi e' apparsa con pendenze doppie del solito) e poi da Zena siamo saliti a Zula: poco c'e' mancato che mettessi il piede a terra e mollassi tutto. E lui, bel bello, che andava su unto. Come se non fosse stato fermo 40 giorni praticamente immobile.

Solo a Pianoro (su per via Riosto) i miei muscoli hanno smesso di lamentarsi, probabilmente perche' caldi, ma oramai eravamo sul finire della scampagnata. Quindi un'uscita disastrosa (meno di 50 km alla fine), ma me l'aspettavo, viste le conseguenze della palestra. Pero', diamine, ma quanto ci mette l'acido lattico ad essere assorbito?

Il tracciato

lunedì 19 novembre 2007

Attratti dal triathlon..

Tanti sono quelli che -atleti e non- mi hanno contattato per avere informazioni sul triathlon, tutti, piu' o meno, iniziavano la loro epistola informatica con una frase del tipo:

"Mi sono imbattuto per caso nel tuo blog e (perche') mi sono stancato di pedalare (correre, nuotare) solamente e ho voglia di provare qualcosa di diverso. Un triathlon (ironman). Raccontami cos'e' (come si fa) il triathlon."

Innanzitutto un sincero ringraziamento per aver visitato e letto i miei deliri. Non sono depositario della verita', ma un po' di esperienza ce l'ho, soprattutto ho spirito di osservazione, e golosamente incamero suggerimenti, consigli (che li metta in pratica e' un altro discorso) e inoltre sono abbonato alle (praticamente tutte) riviste di Triathlon del mondo, ho una sessione di Opera aperta su siti di cose di triathlon e poi una domanda non puo' rimanere senza risposta. Non ultimo ho comprato una sacco di roba triathletica online.

Tutto questo sproloquio per salutare gli ultimi che si sono rivolti a me:
Bacco, luigi f, Marco B. e Giovanna
Gli altri che mi hanno salutato in piscina, palestra e in gare.

ed i "soliti" unoazero2000 che ha gia' fatto il battesimo, Ironjax, max.tri79, pier.pirana, gabriele, paquale, peppe e sciffo che hanno un loro blog.



The Revenge(s)

Per la cronaca ho ancora male alle gambe dalla seduta in palestra da venerdi'.

Stamattina seduta in piscina, e la vendetta del coach sulla mia dichiarazione (Ora sono in grado di fare 12 da 100 stile a 1.55"!) e arrivata anche prima di quanto mi aspettassi. A suo modo, oltretutto, cioe' una mannaia. Infatti dopo un 200m di attivazione, subito un altro 100 stile. Eppoi un 18 x 100 stile con progressione 1-3, riposi 10"-20"-30", la prima e l'ultima serie complete, le altre con palette e pullbuoy. A seguire un 100 sciolto (a dorso) e 4 x50m gambe stile.

Ma c'e' stata anche la mia vendetta, con tempi ottimi lungo tutta la serie, ed anche nella progressione come richiesto (la prima serie completa 1.43-1.38-1.33) le altre, con palette e pullbouy ero sotto l'1.30 i primo, sotto l'1.25 i secondi e sull'1.23 (con 1.21 mai visto) i terzi 100. Purtroppo l'ultima serie, quella completa ha segnato tempi lumacosi, con scadimento del tempo di una ventina di secondi (rispetto ai tempi con palette e pullbuoy, ma di 5 secondi rispetto alla prima serie completa). Ma con palette e pullbuoy sono molto piu' competitivo, che senza.

Restano i soliti difetti di tecnica: la testa troppo alta nella respirazione, che si porta poi all'esterno il piede destro, scivolo ancora poco sull'acqua, spesso sono in diagonale nell'acqua, cioe' la gambe affondate. Ma, intanto, i tempi sono migliori, e alla fine sono piu' importanti i tempi che non la tecnica, anche se e' con un'ottima tecnica che fanno i tempi.


Totali

Chiudiamo un'altra settimana...

SWIM: 6000m
BIKE: 24,23 km
RUN: 15,7 km

domenica 18 novembre 2007

32° Trofeo Nassetti

E dunque eccoci ad Ozzano, per riscoprire un po' la corsa. In chiave agonistica, visto che Carla, sapute le salite impervie del percorso (soprattutto San Pietro), ha preferito dare forfait. Cosi' sono partito deciso per la competitiva di 12,7 km, ma gia' dopo 2 chilometri e mezzo i miei buoni propositi stavano vacillando. Ero indeciso fra "la 4" e "la 7".

In questi casi il bivio anticipato con le "corte" aiuta molto, cioe' appena partiti non si decide mai per il percorso piu' breve, ed infatti mi ritrovo sul percorso lungo. Neanche il tempo di complimentarmi con me stesso per la scelta che sacramento: l'erta salita al borgo di San Pietro e' una coltellata, e mi costringe al passo. Le cose peggiorano (psicologicamente) con Marino che mi raggiunge corricchiando e poco piu' avanti c'e' Roberto che ci aspetta dichiarando che si e' gia' ritirato 3 volte.

Sono entrambe vecchie volpi, e so bene che possono lasciarmi li' in qualunque momento ad ansimare e fino a 3 chilometri dall'arrivo fra un "sono cascato dall'albero mentre potavo e ho un taglio alla tibia che non dovrei neanche correre" (Marino) e un "sono tornato ieri dalla Repubblica Ceca dopo 15 giorni di trasferta di lavoro a mangiare e bere fino a strozzarmi" (Roberto) il passo e' piu' simile al mio (5.30/km) che non al loro (4.30/km), su queste distanze. Cosi', sull'ultimo strappo prendo coraggio e provo l'allungo.

Non sono molto convinto, perche' le gambe urlano ancora dalla seduta in palestra di venerdi, ed il polpaccio sinistro tira in modo preoccupante. All'ultimo km sento le vecchie volpi alle mie spalle conversare tranquillamente, ed io che ero allo spasimo ho preferito fare l'ultimo chilometro come defaticamento. Insomma, li battero' in un'altra vita, quei due li'. Il test, comunque e' andato bene, i piedi hanno tenuto, alla fine corro meglio senza plantari e con le Dyad 4, piu' "cushion" delle Glycerin 5, sempre Brooks. Soccia che freddo, pero'...



Il tracciato

sabato 17 novembre 2007

Ricapitolando..

Giovedi' sera cena della corsia del corso di nuoto di Carla, cui mi sono aggregato sperando in una prosaica pizza ed invece e' stato un tripudio di crescentine e tigelle (discrete) e affettato (scarso e di modesta qualita'). Uniche note positive il prezzo (14.00 euro scarsi a testa) e la quantita', ovvero abbiamo dovuto dire noi basta alle portate. Il posto (dove andare solo in grosse compagnie e senza badare troppo al sottile) si chiama Agriturismo (come se bastasse una strada sterrata e un casolare ristrutturato...) L'Airone, e' sulla trasversale di pianura da Granarolo verso Funo a sinistra poco dopo il bivio per Viadagola.

Ieri palestra, e ancora mi domando perche' io che faccio (e mi alleno) per degli Ironman sopportando sedute di ore in bici (ma anche -ai tempi- diverse ore di corsa), chilometri di nuoto continuo, mi domando -dicevo- perche' un'oretta di esercizi, a peso risibile o appena percepibile, senza che versi una goccia di sudore, mi provochi una produzione di acido lattico da multinazionale. Sembra comico, ma 4 serie da 20 squat (senza peso), piegamenti su una gamba (10 per gamba), trazioni dei dorsali (4 serie da 20), trazione dei bicipiti femorali (4 serie da 20 con 15 kg) e qualche serie di polpacci mi hanno provocato dolori indicibili alle gambe e ai glutei e mi conferiscano una camminata (eufemismo) da cow boy del Texas.

In serata (quando ancora non avevo alcun sintomo della palestra) nuoto, con i misti della zio Ruggio, ovvero 4 x25m delfino, 4 x 50m dorso, 4 x 100m rana e 4 x 200m stile, seguiti da un 50 dorso di esercizio (perche' non spezziamo bene) e 2 x 50m stile con pullbuoy perche' c'e' ancora tempo. In tutto 1800m in 45 minuti, con riscaldamento (100m) e 50 sciolti sparsi.

Oggi dunque riposo, con visita al Cioccoshow e grande prova di resistenza psicologica, perche' ho comprato solo 70g di scorze di arancio candite ricoperte di cioccolato bianco. Ma che fatica...

giovedì 15 novembre 2007

Mai andato cosi' forte

Soddisfazione alla Record. Sara' stato il riposo di ieri, sara' stata la notte agitata con i gatti miagolosi, sara' stato il vaccino antinfluenzale... ma cronometro alla mano, ho migliorato i tempi sui 25 e 50m a stile con regolarita'. Ovvero non si e' trattato di sporadici exploit, ma di vasche da 25m costanti sotto i 19" e dei 50m costantemente sotto i 38". Numerose serie, variamente composte, anche dopo vasche di gambe (comunque forti e sempre sotto i 25") Per dare un schemino (specie a Pasquale, sempre a caccia di idee per farsi del male in piscina):

300m WU
8 x 25m SL A gambe R progressione 1-4 (19.0"-18.3"-17.7"-17.0")
8 x 25m SL gambe, palette e pullbuoy, gambe, completo (x2)
50m sciolti
4 x 50m SL 50m gambe 50m palette e pullbuoy (x2)
50m sciolti
3 x 25m SL gambe, palette e pullbuoy e completo
2 x 50m SL 50m gambe 50m palette e pullbuoy
1 x 75m SL palette e pullbuoy
50m sciolti
8 x 25m SL gambe, palette e pullbuoy, gambe, completo (x2)
50m sciolti
4 x 50m SL 50m gambe 50m palette e pullbuoy (x2)
50m sciolti
1 x 75m SL completo palette e pullbuoy
2 x 50m SL 50m gambe 50m palette e pullbuoy
3 x 25m SL gambe, palette e pullbuoy e completo
50m sciolti

Passo forte, sempre, partenze al minuto, riposo 1' ogni serie.

E, per quel che mi riguarda, sono parecchio contento, visto che i miei tempi "base" un annetto fa erano sui 42" sui 50m e 20/21" sui 25m, ma spesso stavo sopra.

mercoledì 14 novembre 2007

3 giorni e non se ne puo' piu'

Pignaca, un mio amico tifoso del Bologna, ma soprattutto del bel calcio, ha scritto queste righe a caldo domenica sera. Che mi sento di condividere, a tal punto che le riporto integralmente:

Facciamo conto che io adesso stia uscendo per fare la spesa, e facciamo sempre conto che la mia auto venga tamponata da un'altra auto guidata da uno che ha nello specchietto il Topo Gigio della Sambeneddettese. Io esco, lui esce e comincia ad insultarmi, ne segue un diverbio. Arriva la Polizia e un poliziotto mi spara.

Ecco, a quel punto interviene il primo giornalista a caso, tanto hanno tutti sui 23/25 anni, tutti carini e più o meno tutti idioti. Che batte la notizia "lite fra tifosi, muore 49enne tifoso del Bologna". A quel punto partono su tutti i TG le immagini di tutti gli episodi cruenti a partire dal caso Paparelli in poi, fino a Raciti. Il tema è "la violenza dei tifosi allo stadio".

Non so bene cosa sia successo ad Arezzo, ad occhio mi pare che sia avvenuto un omicidio e per questo ci saranno indagini, assoluzioni o condanne (poi condonate) e quello che vi pare. Sempre ad occhio mi pare che un poliziotto abbia ucciso un ragazzo. Omicidio colposo, almeno. Ma cosa c'entra il calcio? Ma cosa c'entra chi ha questa passione e la coltiva e la domenica vuole vedere una partita di football?

Dico questo per due motivi.
Il primo è che c'è un clima esasperato, le leggi attuali sono assolutamente inadeguate in quanto uno stadio non è un lager e la gente che ci entra è perloppiù gente perbene. Ieri - ve lo giuro sui miei figli - dopo che sono entrato, mi sono girato per vedere dov'era E. e se era riuscito a portare dentro il suo accendino. Bene ho visto un poliziotto perquisire un bambino che non aveva più di 6 anni. Gli ha palpato le gambine fino alle scarpe. Il suo babbo aveva con se quel bambino e il suo fratellino leggermente più grande, sugli 8 anni e si sono seduti poi sopra di me, un pò spostati verso San Luca - più o meno sulla fila 26 o 27 del settore distinti nella partita con il Chievo (!). Questo per dire che non sto sparando cazzate.

Il secondo motivo è che certa tifoseria è formata da idioti. Idioti, punto. Mi riferisco a Bergamo dove hanno fatto casino al punto di sospendere una partita. Mi auguro, adesso, che l'Atalanta perda 0 a 3 e che qualcuno finisca in galera.

A me pare che in questo complicato momento siano tutti inadeguati al compito. Il Governo, con Amato e Melandri - dopo Pisanu e l'altra compagnia - che non ci hanno capito niente e che hanno deciso di uccidere il calcio. I giornalisti che parlano sempre condendo il loro articoli di "violenza allo stadio" anche quando lo stadio non c'entra niente e quando gli episodi di teppismo nascono dentro il degrado che c'è dentro la testa di taluni. Gli addetti ai lavori che invece di praticare uno sport si dedicano al "dagli addosso all'arbitro". Simulazioni, finti infortuni, lamentele, uno schifo eppoi l'alibi serale di un fuorigioco di 3 millimetri non segnalato.

Io dico che il calcio è violentato, è la vittima, non il colpevole.

Pignaca

martedì 13 novembre 2007

Triathlon

La pila di fumetti, riviste e magazines sul comodino nonche' le registrazioni tv da recuperare stanno assumendo un volume consistente. E devo preparare l'esame del Corso FITri per il 16 dicembre, e un minimo di ripasso (se non proprio di studio) lo devo fare. In piu' Kawagima pretende che mi alleni ogni giorno, senno' mi fa notare che "Ieri non ci siamo visti!"... Infine devo allenarmi, l'Ironman sara' il 13 aprile, e sono 6 mesi. Pochi? Molti? Beh, non e' il caso di rilassarsi troppo.

Ieri dunque seduta di nuoto con il coach e ho scoperto il fartlek natatorio. 10 x 150m a stile con il terzo 50 (poi il secondo, poi il primo e da capo) un po' piu' forte. L'obiettivo era 50" i due medi e 48" per il medio forte. Risultato? Il forte tra il 44.3 e il 52.2 e i medi tra il 48 ed il 58.8. Qualche volta azzeccavo i due medi "congrui" e il medio forte leggermente troppo veloce, ma in sostanza forse in un paio di 150 ho raggiunto lo scopo. A chiudere un 4 x50m gambe stile sul 1'28".

Stamattina invece ho fatto (da solo) una seduta che non va ricordata fra gli amici, e molto deprimente per il morale, ma ovviamente molto utile nella costruzione del fondo e della gamba. Partito dal CUSB in bici dopo 10 minuti di padellino (34), mi sono immolato con 10 bastoni da 1 km cadauno a monopedale, poi una serie da 10 ripetizioni da seduto in leggera salita di 200m a rpm vertiginose, dal 34-27 ad un sadomaso 50-12. Infine, ritornato al CUSB e dopo una chiacchierata con l'uomo saetta (perche' lavora all'ENEL) che sara' con me in Arizona, chiusura in bellezza con 17 minuti di corsa sul prato, esercizi di podismo e un paio di allunghi sul prato.

In serata il triathlon e' completato da una robusta seduta di nuoto con 10 x 50m di tecnica mista a delfino-dorso-rana e un 10 x 100m stile a 1'55".

domenica 11 novembre 2007

Tajarin al burro fuso di montagna e parmigiano della vacche rosse

Week end intensissimo iniziato venerdi' mattina con visita all'Eicma, raggiunto dopo 6 ore di viaggio (di cui 3 ore e 45 sulla Tangenziale Ovest): poche novita', poche bici interessanti per il triathlon, insomma una mezza delusione.

In serata abbiamo raggiunto Torino dove abbiamo fatto altre 2 orette di fila (del resto, alle 19 di venerdi in una grande citta' e un navigatore del piffero, che si puo' pretendere?) ed infine raggiunto il Jolly Ambasciatori in Corso Vittorio Emanuele II dopo un po' di sacramenti. Qui si e' tenuto il secondo week end del Corso per Istruttori di I livello Fitri. Corso rivolto a futuri allenatori di giovani e giovanissimi triathleti.

Appena arrivati abbiamo consumato la cena in hotel, e gia' ci siamo resi conto che sia l'hotel (109 euro a notte, matrimoniale king size, con colazione a buffet) sia il ristorante erano di ottimo livello, con tajarin con salsiccia passita e una salsa di formaggio locale da urlo. Ieri Carla si e' prodigata nella scoperta di Torino, una citta' rinata si' per le Olimpiadi, ma in generale per i monumenti notevoli che una sapiente amministrazione ha saputo rivalorizzare dopo 40 anni di anestesia sotto il marchio Fiat (parole di torinese DOC).

In serata Carla mi ha riportato in centro, dove abbiamo cenato al Vintage 1997, ristorante raffinato negli arredi e nell' atmosfera, ma molto alla mano nel gestore, il quale prima si dimenticava di farci ordinare eppoi dopo ottimo tajarin al burro fuso di montagna e parmigiano della vacche rosse, ci portava le selezioni di formaggio (piemontesi Carla, rari io) invertite, e solo all'ultimo ci siamo accorti dell'errore. Pazienza, la qualita' dei piatti ci ha fatto dimenticare anche il costo piuttosto salato, sebbene privo di coperto.

Come contrappasso metto i totali della settimana, cosi' imparo.

SWIM: 3200 m
BIKE: 47,06 km
RUN: ZERO km

giovedì 8 novembre 2007

Iniezione di autostima

Oggi ero tutto rotto, o meglio dolorante. Le sedute di palestra in generale, ma con il coach in particolare mi riempiono di acido lattico per giorni. I quadricipiti soprattutto, ma anche le spalle non ne volevano sapere. Pero' domani saro' all'Eicma, la fiera del ciclo a Milano, sabato e domenica a Torino inchiodato ad una sedia per il corso della Fitri, e quindi oggi mi spettava una seduta di bici. Veramente avrei voluto farmi anche una corsetta bruciagrassi, ma appena alzato ho fatto finta di nulla...

Cosi' verso mezzogiorno ho rispolverato la Bestia (la Aegis) per un piattone in carena, ovvero un po' di chilometri in pianura per continuare ad abituarmi alla posizione ironman. Non avevo voglia di aspettare la balla, cioe' fino all'una, e allora sono partito da solo, ho proseguito da solo ed ho finito da solo, sempre in carena e sempre con il 53-14, tirando come un mulo quasi sempre. Risultato soddisfacente, 47 chilometri a 33 di media, ma il sospetto che le Zipp 808 siano molto performanti rimane.

Una bella iniezione di autostima, altroche'. Ci sara' tempo per fare ripetute, incrementare il chilometraggio e la media. Intanto, pedalando senza pensarci troppo, senza obbiettivi o idee, il risultato mi e' proprio piaciuto.

mercoledì 7 novembre 2007

La zappa sui piedi, e alcuni sassolini...

Come sono bravo io a darmi la zappa sui piedi.... Oggi ero in seduta di potenziamento, con il coach e a me e' scappato detto che ieri sera ho tenuto bene i 5 x100 a stile a 1'.55", anzi. Il coach ha solo detto che questa affermazione se la ricordera' lunedi' prossimo durante la seduta di nuoto.

Vabbe', in questi ultimi giorni, con alcuni amici (io li ritengo tali, oltreche' persone intelligenti ed ottimi atleti), pur con toni accesi e vaffa sottintesi (e chiaramente rimanendo ognuno sulle proprie posizioni), si ragionava se sia opportuno che ognuno di noi vada orgoglioso (e non ne faccia mistero) dei propri miglioramenti, conquiste, successi, chiamateli come volete, PUR se queste conquiste sono di infimo livello nell'ambito stesso.

Per esemplificare, e' giusto che io vada fiero di aver finito 7 Ironman pur avendo fatto un tempo piu' prossimo al tempo limite che non al tempo del vincitore? O voglia condividere con altri che la mia media oraria in certo tratto di strada sia passata da 27 km/h a 32 (dove altri viaggiano a quasi 40 all'ora)?

Altro discorso caldo e' stato quello dell'Ironman attitude, della "testa" per finire un Ironman. Chiaramente per uno che lo finisce in 14 ore la "testa" si puo' tradurre facilmente in "pazienza", mentre uno che lo vince.... beh ne' il ritratto vivente, direi. Quindi, tutti, avendo tempo e possibilita' [come me] con tanta pazienza possono prepararsi e finire un Ironman, no? NO, io dico di no. Sebbene sia piu' facile di quanto sembri non e' alla portata di tutti. L'ho gia' spiegato in un post.

La perla comunque e' stata quella che se uno nuota a stento, sta in bici a mala pena e corre storto, non deve avere la possibilita' di fare un Ironman (ma neanche una gara di nuoto, una gara in bici, ne' una gara di corsa). Facciamo come a Sparta, tutti giu' dalla rupe i neonati non sani? E' un discorso che a mio parere e' piuttosto pericoloso, perche' -estremizzato- si potrebbe tradurre con un "La gara la deve fare solo chi sta bene, chi e' forte e chi vince, perche' conta solo il risultato". Quindi, per fare una gara cosa fareste voi, sapendo che il solo allenamento non basterebbe?

De Coubertin e' la che si sta contorcendo nella tomba. Significa una cosa sola, che ai vostri figli non dovete dire che lo sport e' divertimento, gioco e allegria. Ditegli che dovono battere il compagno di banco, possibilmente senza trucchi, ma alla fine anche con quelli se non ci riescono, che un domani se non ci arriveranno con l'allenamento ci sara' il dottor Sainz di turno, che li aiutera'. E voi, padri che non gareggiate se non potete fare il tempone, sarete li' pronti a fare lo sgambetto a chi sorpassa vostro figlio.

Eppoi ci chiediamo come mai lo sport amatoriale in Italia sia a livelli infimi (41% di sedentari cronici in Italia nel 2006).

L'altra campana su questo argomento invece dice che e' "per colpa di persone che 'vendono' mediocri prestazioni alla portata di chiunque come imprese sovrumane che il triathlon in Italia e' poco praticato perche' visto come una disciplina da superuomini..."

Puo' essere. Anche se vorrei sapere a) se per il costume di superuomo ci sia la taglia XXL e b) quanti siano capaci di fare queste mediocri prestazioni (atleti e pro a parte)...

Ma
credo che l'unica possibilita' di allargare la cerchia di praticanti > renderlo piu' conosciuto > piu' visto > piu' pagato > piu' praticato, sia quella di parlarne, bene o male, mitizzandolo o smitizzandolo, non importa. Basta parlarne. Scendendo dal pero o anche salendoci, perche' no?

I pomodori me li potete lanciare, per ora metaforicamente, con un commento. a questo post.

martedì 6 novembre 2007

Pout pourri

Per poter frequentare la palestra ed il campo sportivo del CUSB (societa' che ha in gestione la piscina dove nuoto) mi sono dovuto iscrivere come nuotatore master per il Cus Bologna. E cosi' l'anno prossimo saro' un pout pourri di colori e stemmi. Porta Saragozza per il Triathlon, Pasta Granarolo per il podismo, Team Salieri per il ciclismo e Cus Bologna per il nuoto. Una tessera per ogni federazione, un certificato per ogni federazione, 2 foto per tutti.

Il problema piu' grosso sara' di non sbagliarmi la mattina della gara nel vestirmi. Del resto e' anche difficile trovare una polisportiva che faccia tutto, almeno nei dintorni. Quindi, giornata persa in pratiche burocratiche, ma i vantaggi dovrebbero aumentare in misura esponenziale.

Sera con nuoto, alla fine, con una seduta piuttosto pesante, perche' numerosa vasche a rana e dorso mi stancano. Infatti partiti con 2 x50 per stile con l'andata a gambe e il ritorno alternato, seguiti da 2 x 50 dorso + 50 rana passo medio e 100 stile passo forte con riposo 15". Lattacidi. Oltre un 5 x 100m stile a 1'55". Infine un 4 x50m stile con pullbouy e qui ho ripreso fiato, diciamo. 1500m in poco piu' di 35 minuti.

lunedì 5 novembre 2007

Lunedi natatorio

Stamattina (quasi) come al solito ho incontrato il coach in piscina, per una seduta tecnica di nuoto. Detto chiaramente faccio in queste sedute meno fatica ed imparo di piu'. Non durera' (il coach non e' stupido e sa che il 13 aprile 2008 ho 3,8 km da fare in meno di 1h e 15 minuti), ma finche' dura...

Alle 11 sono arrivati i soliti studenti di Scienze Motorie, e fra questi devo salutare uno dei fratelli Chou (spero sia scritto giusto), Stefano, che ha voluto conoscere Ironfrankie. O -meglio- quell'altro matto (io cioe') allenato dal coach (anche loro, i fratelli Chou, hanno subito la potenza ciclistica del coach). Grazie perche' mi hai detto che leggi questi deliri.

Quindi lunedi' natatorio con serie di 50m stile in progressione, di gambe, con palette e pullbuoy, un po' di ritorni misti e alternati (da 100m, pero', a braccia alte, basse, respirazione opposta etc.): insomma imparo e plano meglio. O almeno spero.

domenica 4 novembre 2007

Settimana di fatica...

I primi allenamenti pro IM...

SWIM: 4650 m
BIKE: 120,29 km
RUN: 14,41 km

Du pas par Calderera

Due passi per Calderara. Insomma, proprio due passi, no, visto che alla fine abbiamo fatto i 7,10 km dell'alternativa (la terminologia esatta delle passeggiate ludico-motorie prevede mini per la corta, di circa 3 km, alternativa per il percorso medio di ca. 7 km e la camminata propriamente detta di 12 km o giu' di li'). Piatti piatti come anche i 21 della mezza maratona, che ha richiamato tantissimi podisti e triathleti della squadra, anche di quelli che li vedi per gli addobbi.

Molto partecipata in generale, questa gara, con centinaia di podisti su ogni percorso. Con Carla ci siamo tapasciati sul percorso alternativo, dicevo, 7,10 km al suo passo (6'15"/km). Giornata tiepida, con un bel sole. Piedi quasi ok, un po' di fitte al metatarso, come una volta quando avevo i neuromi. Saranno ricresciuti? Vabbe' faccio buon viso a cattivo gioco e vado avanti.

Il tracciato

sabato 3 novembre 2007

Riposo tattico

Dopo il doppio impegno del venerdi, con la seduta di nuoto serale pesante (ma senza crampi) perche' eravamo in pochi (5 in 2 corsie), e la Fede, unica mia compagna in corsia, o volava a rana/dorso/gambe (dandomi una vasca ogni 4, se non meno) o stava in scia a stile, e dunque ho fatto una gran fatica in ogni caso, oggi ho scelto il riposo tattico. Nonostante la bella e tiepida giornata ho anche resistito alle lusinghe della bici che mi chiamava dal box per una pedalata. Domani altra corsetta di 7 chilometri (lo dico subito), a Calderara, stavolta, con Carla che riprovera' ancora per vedere se l'anca e la bandelletta tengono.

Ci sarebbe anche la mezza maratona (ma anche i 13 km), domani, ma resisto alla tentazione e ho deciso che quest'anno le centellino, le mezze. Al massimo, da qui all'Ironman di meta' aprile, saranno 2 o 3. Per il resto lavori di qualita'. Non posso certo permettermi di infortunarmi ancora. E a quanto pare i miei piedi non sopportano uno sforzo prolungato. Per di piu' nella maratona dell'IM non sono mai stato un fulmine di guerra quando stavo bene, figuriamoci ora che ho sempre un doloretto che spunta dopo una decina di chilometri.

venerdì 2 novembre 2007

Monte Donato

Dopo il doveroso omaggio ai morti, oggi avevo programmato un uscita in bici con Roberto, che trova sempre nuove salite e quando va bene il dislivello si attesta sui 1500m, in poche decine di chilometri, oltretutto. Oggi non ha fatto eccezione. Appuntamento alle 13 sotto casa sua, e via, verso Casalecchio, dapprima per la scalata all'Eremo di Tizzano, poi, cambio in corsa: puntata verso Tignano, inerpicandoci da Via Leopardi, strada pedecollinare di Casalecchio.

Questa strada e' inizialmente un drittone al 10%, poi una curva secca al 16% e a strappi del 13/14% arriva alla strada per Tignano, che non si fa pregare con altri strappi degni di passi alpini. Infine Mongardino, dove la temperatura bassa (15°), unita ad un po' di discesa, ci ha pelato la faccia. Da li' siamo scesi a Sasso Marconi da dove abbiamo preso la strada per la salita di Ancognano, che avevo completamente rimosso dalla mente (soprattutto il tratto intermedio con i tre tornanti al 14%), ma in verita' affrontata meglio della prima volta.

In generale oggi avevo una discreta gamba, tant'e' che mi sono chiesto se il fatto che riuscissi a tenere abbastanza bene il passo di Roberto (che di solito parte e mi aspetta in quota) fosse dovuto ai miei miglioramenti o al fatto che lui andasse piano di proposito. Lui ha detto che era piu' rilassato del solito ma che ha notato grandi miglioramenti, nella mia pedalata, ma io ho il sospetto che lui sia andato molto piano. Per certo io sono andato fuori soglia, un paio di volte...

In verita' l'unica vera soddisfazione di oggi (oltre ad essere tornato ad uscire con Roberto in bici da quel di') e' la scalata sulla bici di Monte Donato, mia bestia nera, ciclisticamente parlando, perche' su 5 volte che l'ho affrontata per 3 volte l'ho fatta piede a terra. Certo anche i numeri finali fanno un po' paura, con 46 chilometri fatti in 2h e 31' (media 18,2, vabbe' ma in discesa era troppo freddo sopra i 45) per un dislivello di 1402m totali, 3 salite da leggenda (Mongardino, Ancognano e Monte Donato) ed una piacevole compagnia, quale e' sempre Roberto.

Ah, e poi stasera ho pure nuoto... E ci vado giusto per vedere se mi vengono i crampi, ovviamente!

giovedì 1 novembre 2007

Correre (per poi mangiare)

Bella corsetta in mattinata, in quel di Funo, con tratti su pratone un po' allentato. Carla ha dato forfait, ed io ero ben deciso a farmi tutti e 12 i km della "lunga", ma una colazione un po' troppo sostanziosa (anche se la solita: latte con crusca, toast e caffe') mi ha costretto a ripiegare sulla distanza media di 7,3 km.

Ritornato a casa Carla, che dice di essere a dieta, mi fa un ragionamento che non fa una grinza. Questo e' il periodo della zucca (non e' Halloween a caso), e con la zucca si fanno i cappellacci di zucca, a Ferrara. Sono appena le 11... magari potremmo andare a farcene un piatto..." "Stasera?", dico io. "Boh, farei per pranzo, che riusciamo a digerirli meglio", ribatte.

Ed eccoci alle 13 e 30 seduti (prenotati) ne "Il Ristorantino di Colomba" in Vicolo Agucchie, in pieno centro a Ferrara. Una sala per una quindicina di tavoli ed un'atmosfera abbastanza intima. Menu' tipico: ottimi i cappellacci alla zucca burro e salvia, sublime (e scarsa) salama da sugo con pure' per Carla e buricche (specialita' ebrea del ferrarese, eccellenti) ripieni di carne per me. A chiudere una discreta torta di tagliolini.

Tutto ottimo (anche il prezzo, meno di 30 euro a testa con acqua e mezza caraffa di vino), tranne il servizio. Pazienza, occorre tempo per ordinare, occorre tempo per essere serviti, e' occorso troppo tempo per avere il conto. Almeno, oggi. Perche' (speriamo) la confusione finale sulla gestione dei conti (atteso mezzora e non solo da noi) e' apparsa caotica all'improvviso. E -speriamo- episodica.

Il tracciato della corsa