A Fabio, 5 aprile 2009.

sabato 12 aprile 2008

Tempe, AZ - Giorno 3

E venne il giorno dello swim e del bike course, volgarmente detti "nuotata per conoscere l'acqua" e "giro in bici del percorso". Ma prima ancora diciamo della corsa serale di ieri, in cui, temo, mi sono giocato le poche speranze di fare un'onorevole figura nelle maratona, poiche' i piedi mi hanno fatto pagare dazio anche oggi. In programma 45 minuti: sono diventati 37 ma gli ultimi 10 di sofferenza pura, per via dei neuromi, illuminati a festa.

Stamattina sveglia alle 6.45 per fare colazione alle 7 ed essere al laghetto entro le 10, anzi le 9 e 30 perche' dopo non si poteva piu' entrare. Intanto il Greguratt e' arrivato con famiglia al seguito e stamattina, per via del fuso alle 5 erano gia' in giro. E quindi da stamattina condividiamo questo IM, dato che siamo nello stesso motel. Non siamo riusciti a fare la nuotata insieme, ma almeno il giro in bici si'. Alle 9 e 28 mi butto in acqua dal pontile, la prima cosa che ho pensato e' che ci avrei lasciato le penne, tanto sembrava fredda (e la colazione pesante).

Poi e' torbida, giallastra e per arrivare alla boa di patenza bisogna fare almeno 200m, quindi siamo gia' a 4 km. Inoltre la prima meta' del percorso (un giro unico) sara' contro sole, appena levato, quindi dritto negli occhi: e sara' un delirio... Dopo tutti questi pensieri ero sempre piu' convinto che non era fredda, era gelata. Comunque ho nuotato un 15 minuti (scarsi...), e le sensazioni (a parte la temperatura) sono positive. La Orca 3.8 mi sostiene bene e mi sento a mio agio. Quando sono uscito ho aiutato il Greguratt (che di nome fa Stefano) alla registrazione, poi ci siamo accordati per il giro in bici.

La bici, invece, e' un giro di 60 km da ripetere 3 volte, abbastanza ingarbugliato, ma non come quello della maratona (3 giri da 14 km). Ne abbiamo fatto -io ed il Greguratt- una 50ina, di km, tanto per prendere nota che se c'e vento sara' dura. Se non c'e' vento e' una pacchia. Praticamente e' un piattone. Chiacchierando e senza mai far salire il cuore abbiamo tenuto i 30 di media, e abbiamo avuto anche un po' di vento teso. Certo, le ciambelle non sempre riescono con il buco e ho pure trovato il tempo di forare l'ennesimo tubolare, ovviamente il posteriore, che e' quello piu' complicato da smontare, ma soprattutto da rimontare.

Tentativo di salvataggio con bomboletta: nessuno risultato. Cercando la causa, quasi certamente un vetro, mi procuro un bel taglio all'indice destro. Niente da fare: devo procedere alla sostituzione del tubolare, per tornare in hotel. Sono nel panico totale: non ho un altro tubolare di ricambio (vai te a pensare di forare...) da portarmi in gara, e' venerdi pre IM, quindi un quasiasi negozio di bici nel raggio di 50 miglia ha la fila fuori, e ora sono terrorizzato di forare in gara, perche' ci sono parecchi vetri, per terra. Naturalmente oltre a tutto cio' fitte dolorose ed incredibili nei piedi mi costringono a fermarmi piu' volte.

Niente paura: da Tribe (1800 N Scottsdale RD, Scottsdale, AZ) sono di casa, e Kevin mi prende la bici subito e non solo mi mette un tubolare nuovo (cosi' il Tufo -gia' allungato- mi rimane di ricambio) ma mi aggiusta l'altezza del manubrio e mi mette il magnete per la cadenza, cose che mi ero dimenticato di segnalargli in un primo tempo.

Ma la giornata non e' ancora finita: prima del Pasta Party, ci concediamo un giro per Phoenix Downtown, e constatiamo che mai e poi mai ci verremmo a vivere. Praticamente non c'e' nulla, se non dei grattacieli (pochi, meno della media USA) strade larghe a 4 corsie e musei. Negozi? Quali negozi? Pero' qui sono di casa i Phoenix Sun. Il nostro Pasta Party e' durato una mezzora, giusto il tempo di mangiare un po' di pasta condita con pomodoro (non ketchup), un petto di pollo e un po' di verdura. Biscotti all'immancabile cinnamomo e intanto andavano in scena i soliti cliche': il saluto al piu' giovane, al piu' vecchio, a quelli che ci provavano per la prima volta, quanti venivano da... 50 donne in piu', quest'anno, quello che durante l'allenamento aveva perso piu' chili...

Ma l'immancabile soldato USA con storia strappalacrime (ma partecipante) era troppo: io e Carla ci siamo alzati e ci siamo goduti la Mills Road in fermento: drinking friday, il venerdi del bevitore, evento settimanale particolarmente sentito negli Usa.

Insomma, dopo oggi penso che la sfiga si sia sfogata, su di me e si rivolga a qualcun altro.

La corsa di ieri
Il percorso della bici fatto oggi

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