A Fabio, 5 aprile 2009.

giovedì 8 maggio 2008

Citta' di mare

Forse non tutti sanno che Bologna e' (diventata) una citta' di mare. Perche' la frequenza e la forza con cui il vento si presenta sempre piu' spesso fanno venire in mente gli spazi aperti che il mare offre e -di conseguenza- l'esposizione ai supplizi di Eolo. O, ancora peggio, gli incubi arizoniani di 20 giorni fa. Oggi mi sembrava di pedalare contro un muro. Nonostante fossi in carena, nonostante la voglia (iniziale, almeno) di fare un po' di chilometri.

Magari, anzi, sicuramente ci sara' qualcuno che dira' che c'era una bavetta di vento, e che me lo sono sognato, ma se andando la velocita' era sui 27/28 e alla fine la media e' stata sui 31 all'ora, forse forse non ho sognato. E non vale neanche dire che ero in salita e poi in discesa, perche' ero sugli stradelli. Comunque, anche oggi ho patito le spalle, e alla fine ero anche un po' demoralizzato. Per fortuna che Ettore riesce sempre a metterci una pezza... E non si lamenta che non riposo quanto dovrei.

Una pedalata senza pretese, giusto per vedere come andavano le spalle. Ieri pomeriggio, si', sono riuscito anche a correre, diciamo "a fare il criceto", intorno allo stadio (dentro) perche' dovevo tenere d'occhio la macchina su cui c'era la Dama bianca. Poca roba, 27 minuti che non ne potevo piu' (di testa, odio girare in tondo) e sensazioni non belle neanche dai piedi. Evviva, sono pronto per una briscola, al massimo, altroche' Viverone e i Campionati Italiani di Doppio Olimpico.....

Il giro del criceto di ieri
Il piattone di oggi

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