A Fabio, 5 aprile 2009.

sabato 3 maggio 2008

Venaria Reale week end

Ed eccoci al Venaria Reale week end, qui a Torino. Io e Carla siamo riusciti a prenotare la visita per oggi, sabato, a questo imponente edificio posto a nord di Torino che era una delle residenze di caccia dei Savoia, e dunque ieri tappa di trasferimento, con arrivo in serata al solito Jolly di Corso Vittorio Emanuele (e' la terza volta che veniamo qui) e cena in Piazza Solferino, al Solferino, che dolci a parte ci ha molto deluso (maccheroncini al Castemagno io, ravioli di cardo e topinanbur Carla, misto formaggi e selezione di dolci per entrembi).

Stamattina, invece, di buon ora siamo andati a Venaria Reale, che ospita la Reggia. Moltissima gente, da non credere. Questo imponente edificio, con giardini immensi, oltre ad aver ispirato gli architetti di Versailles, era fino a pochi anni fa in completo stato di abbandono, dopo una lunga occupazione militare che ne aveva distrutto il parco e svalorizzato gli ambienti della Reggia.

Il restauro, imponente e terminato da pochi mesi, ha dovuto comunque tenere conto che l'edificio fu completamente razziato e lasciato in rovina. Quindi un ottimo restauro, ma solo delle mura, degli affreschi e della -splendida- Galleria di Diana, un salone lungo 70 metri e largo 25 dove si svolgevano i balli di corte. Usciti dallaReggia abbiamo passeggiato per il borgo, e ci siamo fermati a mangiare in un'osteria, naturalmente formaggi locali, con verdure grigliate, ottimo il vino sfuso (Dolcetto).

Poi i Giardini dellla Reggia, solo in parte recuperati (ma i lavori prosegono...) con scorci splendidi. I Giardini confinano con il Parco delle Mandrie, anch'esso immenso, meta di scampagnate dei torinesi. Dopo questa visita siamo tornati in citta' e ci siamo diretti al Parco del Valentino, dove abbiamo ammirato la Reggia omonima (ora sede dell'Universita'), la Fontana dei Mesi e il Borgo Medievale con Castello, imperdibile ricostruzione di una cittadella del medioevo. Da li' visita del Monastero dei Cappuccini, con superba vista della citta' e delle Alpi.

Domani, prima di tornare a casa, visiteremo la Basilica di Superga, e non -purtroppo- il casino di caccia di Stupinigi, chiuso per restauri. Veniamo con molto piacere a Torino, citta' che ha ritrovato un orgoglio sopito con le Olimpiadi 2006 ed e' stata ottimamente valorizzata dalle opere susseguenti (la Metropolitana, restauri di molti monumenti, costruzione di parcheggi ovunque) e che pare viva una nuova rinascita, anche e soprattutto oltre la Fiat. La citta' appare pulitissima e sicura, illuminata e vitale, con locali discreti che offrono cibil locali e non, dato l'alto tasso di immigrati del nostro meridione.

Magari si facesse lo stesso a Bologna!


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