A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 30 luglio 2008

Riassumendo

Ieri, martedi, mi sono violentato per andare in piscina, ed ho intimato ai bagnini della Record di infamarmi se fossi uscito dalla vasca prima di 45 minuti. Insomma, alla fine ho fatto un 1700m con non so quale forza mentale, composto da 100m stile braccia, 50m gambe stile ed 100m stile completo ripetuto 5 volte (e poi e poi....) il resto e' riscaldamento e relax. 50 minuti, proprio per non farmi infamare.

Oggi, invece la giornata e' stata piu' proficua. Un bel doppio, per riassumere. Da tempo non uscivo con Roberto (il salitomane) e poiche' aveva preso ferie abbiamo fatto un bel giro in bici, partendo da Zola Predosa, lungo la Bazzanese fino al bivio per Guiglia, e su fino a Zocca. Da qui fino a Cereglio (avanti fino al bivio 3 km prima di Castel d'Aiano), Tole', e giu' da Monte Pastore fino atornare di nuovo a Zola. 95 km e mezzo anche con buona media. Chiaramente Roberto pesando 20 kg in meno di me ha un altra gamba ed una ltro passo, pero' mi sono difeso. Il tutto innaffiato da abbondanti bevute d'acqua gelata alle fontanelle sulla strada.

Non contento, in serata solita corsetta con Carla al Challenge, in quel d'Argelato, e se stavolta non c'era salita, lo sterrato, o meglio i campi arati, l'hanno fatta da padrone. Poco meno di 6 km con un' insolita spinta (passo 5.58) nonostante la bici del mattino. Grandi feste al neo Ironman Marco "Barba" Barbieri, finisher a Klagenfurt lo scorso 13 luglio.

Il giro in bici
La corsa

lunedì 28 luglio 2008

Cioccapiatti

Come sempre, quando annuncio di voler fare qualcosa il giorno successivo, do buca. Cosi' e' stato per la bici, programmata per ieri, ma quando alle 7.30 la sveglia ha suonato, ho girato il giangone. E buona notte. Ovviamente il mare era mosso (mezzogiorno, oramai) cosi' anche la seduta di nuoto e' saltata, e mi e' toccato fare la lucertola di nuovo, ed ora mi ritrovo con la pancia viola. Da rilevare anche il primo rientro senza fila, al contrario di altre volte (alcune bibliche).

In programma oggi c'era una seduta di nuoto, ma il coach era indisposto e quindi ho portato il Muletto II (la Colnago che ha sostituito la Cannondale) dal Negro che mi ha montato l'attacco per il GPS anche su questa, e ne ho approfittato per fare un giretto su per la Croara, che e' gia' dura di suo, poi se fatta nelle 12 e mezzo con 35 gradi non e' proprio il massimo. Dopo 16 km ero cotto.

Il giro con il Muletto II

sabato 26 luglio 2008

In ritardo, ma arrivo...

Post dedicato a Paolino Corinaldesi, che lo scorso 20 luglio, in quel di Lake Placid (USA) ha conquistato lo slot (qualifica) per il campionato del mondo distanza ironman il prossimo 11 ottobre a Kona, Hawaii. Paolino e' arrivato secondo assoluto nella sua categoria (che e' anche la mia...) M45-49, uomini dai 45 ai 49 anni, con il tempo finale di 10:12:53 (1:14:37 a nuoto, 5:19:54 in bici e 3:29:46 di corsa).

Se non erro e' il primo cittadino bolognese ad ottenere questo prestigioso traguardo, terzo in provincia (Federico Girasole e Roberto D'Agostino gli altri 2). Complimentoni, Paolo!

Aragosta

Do ut des. Ogni tanto anche io pago pegno. Chi e' sposato, a maggior ragione se ha bambini, mi capisce. Ed oggi, dopo la devastante corsetta di ieri non ero in grado di cimentarmi in alcuno sport. E non ho potuto esimermi dall'accompagnare in spiaggia Carla. Cioe' quanto di peggio, per me. Innanzitutto perche' odio fare la lucertola, sia al sole sia all'ombra. Poi -costretto all'immobilita'-, mi tocca (in ordine sparso) contare le gocce di sudore che scendono dall'ascella, litigare con il vento per leggere il giornale, maledire il bambino che corre alzando la sabbia, "La bomba, Gelatttttti!" direttamente nell'orecchio, eccetera.

Oggi poi il buon Greguràtt era andato da altri amici diverse zone a nord e quindi alle 3 e mezzo, sotto una canicola micidiale ci siamo avviati verso la zona 104 (dalla 75) e -ovvimente- non essendomi in alcun modo protetto dal solleone, stasera sono di un color aragosta invidiabile. Incurante di questo, stasera Carla ha deciso di regalarsi (e regalarmi) una corsetta, che le mie stanche membra avrebbero evitato, ma -come detto- dovevo pagare pegno. 35 minuti di corsetta al 94,8% di umidita' (e 28 gradi) per un passo ludico motorio dei 6.48./km Nonostante la piattezza del lungomare.

Per domani il Greguràtt (che ha gia' iniziato la pretattica per domenica prossima, quando saremo impegnati nella scalata a piedi del Cippo Carpegna coinvolte anche Carla e Lorenza, sua moglie) mi ha promesso una bella uscita in bici, e quindi sofferenza pura (ma il giro delle tettone, almeno in parte, e' assicurato). Ma il mezzo IM di Montecarlo si avvicina e mica posso polleggiarmi ulteriormente.

La passeggiata sul lungomare di Riccione


venerdì 25 luglio 2008

Dalla padella alla brace

Pensavo di aver visto il peggio, per quanto riguarda la difficolta' nelle camminate, a Botteghino di Zocca e alla Cartiera di Sesto. Ma stasera ci siamo dovuti ricredere, io e Carla. Infatti, a Monterenzio non solo salite spaccacuore per le cavedagne e discese mozzafiato e spaccagambe, ma pure un passaggio in mezzo ai rovi e il doppio attraversamento dell'Idice (per fortuna non troppo pieno) ci siamo sorbiti. Causa una catena chiusa (mica i percorsi sono tutti lineari, qualche volta si passa in mezzo a proprieta' private...) e una deviazione incauta ci siamo ritrovati tutti graffiati. Il percorso rispecchia il sentiero delle Cinque Valli, con passaggio sotto ied anche vicino) il Monte delle Formiche, con circa 350m di dislivello in 3,5 km. Quindi un bel 10% medio. Ovviamente altrettanto in discesa.

Una buona camminata ma durissima, tuttavia, per me che risentivo della pedalata di ieri, ed anche di un eccesso di piattini (credo di averne mangiati una trentina... ) al nastro del Sushi Kaiten "Kikko" del Centro Commerciale DIMA di Via Emilia Levante, qui a Bologna. Del resto 15 euro "quanti ne riesci a mangiare" e' un invito che non si puo' tralasciare.

Il report del Challenge di Monterenzio

giovedì 24 luglio 2008

148,48

Un uscita cosi' in bici era tempo che non la facevo... Anche come granfondo, in verita'... Beh stamattina alle 9 con il coach abbiamo imboccato Via Siepelunga e seguendo la via dei Matti (Paderno, Sabbiuno, Pieve del Pino e Badolo) siamo arrivati in Val di Setta. Da li' siamo arrivati (35 km) a Castiglione dei Pepoli, e non contenti Passo Zanchetto, passando poi i bacini Brasimone e Suviana. Da qui discesa finoa Riola di Vergato (per la strada che porta a Castel di Casio) per immetterci, infine sulla Porrettana. Vergato, Marzabotto, Sasso Marconi e Bologna. Sette ore a mulinare le gambe, 2450 m di dislivello, 148,48 km alla media (senza soste) di 24 kmh. E se non bastasse 37,58 km di ascesa. Sono andato abbastanza bene, e solo alla fine, sulla Porrettana, molto mossa a Marzabotto ho un po' sclerato. Tanto da pensare -veramente- di fermarmi e prendere la corriera.

Neanche il tempo di un piatto di pasta che eravamo (io e Carla) in piscina, voglia zero, ma tutto serve, anche una nuotata, a stirare i muscoli. E cosi' 100m gambe misti, 100m braccia misti e 100 misti completi, un 100m sciolto e staffetta stile in squadre da sei da 50m. La mia squadra ha perso, ma con onore (e soprattutto per la dormita di uno dei staffettisti...), poi visto che era l'utlima seduta prima delle vacanze, tanta gabanella in acqua calda e un 100 a chiudere. Insomma un 24 luglio un po' diverso...

mercoledì 23 luglio 2008

Putiferio (aka coglione)

(thanks Marco!)
Chi e' il coglione?

Io che spendo DI TASCA MIA 500 euro per iscrivermi all' IM Francoforte, 300 di viaggio, 1200 di hotel, altri 300 (per difetto) di vitto e spese varie, piu' tutto quello che mi e' costata l'attrezzatura (sempre di tasca mia, bici e muta su tutto) e taccio su quanto ho speso per l'IM Arizona, per il coach etc. etc.

oppure

quello squalificato per 2 anni, ma e' andato in tv piangendo a dire che si era fermato in tempo (e qualcuno a credergli) ma che andava su per il Mortirolo a 25 all'ora a 100 rpm, che aveva solo dato il suo sangue, che era/e' pentito, che ha capito e che ora ha un contratto con una squadra top level a 500 mila euro l'anno, numerose bici, casa, auto, viaggi coach, dopo averne presi parecchi per anni in una squadra di uno che gli hanno tolto la vittoria del Tour perche' ha ammesso di essersi dopato?

O anche quello piu' recente che la fidanzata e' andata a prenderlo in Porche Cayenne, forse avra' come avvocato quello di Andreotti, presto in tv si mettera' a piangere dicendo che lui ha preso solo vitamine e che non sa chi possa avergli dato quella cosa li'.

Certo, loro sono pro. Qualcuno -dice- sono piu' giustificabili. Piu' comprensibili. Ma loro non sono stati giovani promesse?

Ho risposto ad un commento del post precedente, a chi mi contestava che come istruttore Fitri non dovevo fare certi discorsi, ma IO -come istruttore Fitri- dico che mai e poi mai indurro' un ragazzino a doparsi. Perche' me lo trovero' gia' dopato dai genitori se non dal suo stesso medico sportivo (andate a vedere chi prescrive e procura certe cosette). Qualcuno si scandalizza? Mi sembrate quei genitori che scoprono il figlio teppista colto in lagrante: "Mio figlio ha fatto quelle cose? Impossibile! E' un bravissimo ragazzo!"

Adesso vi faccio ridere. Anche se c'e' da piangere. Anche io mi sono sbattuto per farmi dare qualche cosa in omaggio (non dico sponsorizzare, mi faccio pena da solo a dirlo), qualche pantaloncino, integratore, borraccia... Mica chissache'... La PRIMA domanda che mi e' stata posta e' stata: "Ma che risultati ha ottenuto?" "Come che risultati?", ho detto io. "Eh, si, vede, se non ha avuto dei piazzamenti di livello mica possiamo dare integratori a tutti, sa com'e'..."Ma brutto fijo de 'na.... (un po' di romanesco dalle frequentazioni giovanili mi e' rimasto) con tutte quelle migliaia di gel che regalate in un IM, se me ne date 30 all'anno a me che vi sposto? Sa che faccio -gli ho detto- io mi trovo bene con i vostri gel, ma avro' l'accortezza di cancellare la marca, quando li usero': lo faccio anche nel vostro interesse: non sia mai che le mie pessime prestazioni siano da attribuire al vostro gel!"

Santerellini, lo sapete che se un ente di quello sport li' vi squalifica per doping ma non comunica la squalifica agli altri enti a voi bastera' cambiare ente per continuare a gareggiare/doparvi/vincere? Chi e' il coglione?

Doping? Come no!

Oh, si'! Smettiamola di fare gli ipocriti: io mi farei subito. Epo, Cera, ma anche tutto il resto, tutto pur di andare piu' forte, di resistere piu' a lungo. Vuoi mettere la soddisfazione di vedere le facce di quelli che ti hanno sempre sorpassato, sverniciato, sorriso, salutato, irriso, umiliato, quando sei li' ai loro garetti e sul piu' bello metti la freccia e li lasci li'? Tanto: controlli non ne fanno e se ne fanno... Sappiamo tutti come fare, prima e dopo. I danni per la salute? E chi l'ha detto? Dicono che ti verra' un trombo, un collasso, che i tuoi testicoli diventano noccioline... Ah, beh, anche se fosse, loro hanno esagerato. Io starei piu' attento. In fondo se esistono, questi prodotti, e' perche' sono cure, medicine, no?

Intanto li vedi che scoppiano di salute, i presunti dopati... E vincono.

E allora perche' non mi dopo? Perche' non posso togliermi certe soddisfazioni, non posso vedere certe facce incredule? Perche'l'epo ti aumenta le prestazioni, ma -purtroppo- non guarisce i piedi. I miei piedi. Quelli che mi impediscono di fare 20 km filati di corsa senza problemi (anche a passo 6.00/km), o 100 km in bici a 28 all'ora. Sarebbe comico che io facessi 45 km in un'ora in bici eppoi dovessi fermarmi 10 minuti a massaggiarmi i piedi... Oppure corressi a 4.20/km e sul piu' bello, al 19imo km, fermarmi perche' i piedi mi lanciano fitte insopportabili...

No, accidenti, sarebbero soldi sprecati. Sarebbe tutto vanificato da degli stupidi nervi che si gonfiano, riempiono lo spazio fra le osse del metatarso -che sono dure- e alla fine al cervello arrivano fitte insopportabili, alla faccia di qualsiasi cura, apparecchietto o massaggio: e' questo che me lo rende inaccettabile. Al momento.

Aaaaaaaaaaaaaaah, l'ho detto.

martedì 22 luglio 2008

Corsa e nuoto

Stamattina ho deciso che dovevo correre, dato che ieri per cause indipendenti dalla nostra volonta' io e Carla abbiamo dovuto saltare la corsetta del Challenge in quel di Mezzolara di Budrio. Quindi -siccome mi conosco- dovevo trovare anche un percorso nuovo che mi desse quegli stimoli che un percorso abituale (Cedri, Fiardini Margherita, Talon...) non mi avrebbero consentito di fare un'oretta di corsa. Possibilmente, quindi, un percorso lineare (e non circolare), in modo che corressi per mezzora di filato e dovessi -per forza- tornare in altrettanto.

Tante volte avevo sentito parlare del "Percorso vita" di Zola Predosa, e quindi, risoluto, mi sono diretto la'. Niente male! Il percorso, intendo... E anche io ho corricchiato di buon passo, 54 minuti per 9,33 km, nel durante anche qualche sosta per ammirare il paesaggio, davvero bello. In pratica si costeggia il Lavino fino a Calderino, dove si sbuca in Via Landa, famosa perche' porta a Montemaggiore, salita della Granfondo Dieci Colli.

In serata la penultima seduta di nuoto della stagione guidata da Ruggio, con 2 x 25 ciascuno stile misto a 1', poi 2 x 8 x 50m a stile la prima a 1' la seconda 55" (circa). Poi 3 x 100m dorso e relax.
Ieri riposo, anche se non ho sentito nessun risentimento della granfondo.

domenica 20 luglio 2008

12a Granfondo Pinarello - bis

Sono usciti i risultati...
Mi sono classificato 1327° (su 1785 arrivati) in 4.15.00,41 alla media di 30,35 kmh! Evviva (anche se non del tutto vero, perche' i km non erano 129 ma 123 e mezzo....) ufficialmente ho superato la media dei 30 all'ora per la prima volta in una gara, eppure ciclistica!!!!

Corro fuori a festeggiare.

12a Granfondo Pinarello

Oh, ecco una granfondo in cui mi trovo a mio agio (e molto)! Nel percorso affrontato da me, il medio, tre salite di numero, neanche troppo impegnative (tranne l'ultima, la presa XIV del Montello, che presenta uno strappo in doppia cifra nel primo chilometro, ma per fortuna sono poche centinaia di metri). 123 km e mezzo, 1357m il dislivello totale. Una passeggiata di salute.

Pronti via ieri alle undici, da Bologna alla volta di Treviso, hotel Carlton per la precisione. Arriviamo per il pranzo che all'hotel ci consigliano da Don Fernando, in centro. Treviso ha la struttura del centro storico ancora medievale, e poiche' ne' la prima ne' la seconda guerra mondiale ne hanno travisato la struttura, le strade sono strette, tortuose (non si riesce a vedere oltre i 50 m) ed e' facilissimo perdersi. O finire dentro il fiume Sile, che attraversa la citta' con un intricato sistema di canali.

Quindi con difficolta' abbiamo trovato il ristorante e nonostante la cartina con molta piu' difficolta' ne abbiamo attraversato il centro per dirigerci al punto in cui si ritiravano i pacchi gara, all' ITCS Luzzatti. Pacco gara ricco di un accappatoio, novita' nel panorama dei gadget GF. Ho il numero 2634, che mi consente di accedere alla seconda griglia del percorso medio.

Stamattina sveglia alle 6 meno un quarto, dato che la partenza e' fissata per le 7 e 30, e al buffet della colazione, la pasta. Poi, con calma, mi avvio alla griglia, ovviamente perdendomi nei meandri del centro, dato che l'hotel e' dalla parte opposta della partenza. Carla da forfait. In griglia tanti stranieri, brasiliani, tedeschi, e inglesi su tutti. Poi, alle 7 e 30 con molta piu' calma rispetto al solito, la partenza. Ma e' per poco, i primi 26 km,infatti sono piatti come un tavolo da biliardo e la media al mio Garmin e' sopra i 38 km/h alla prima asperita', il Colle di Guardia, poco dopo Susegana.

Ho un buon ritmo, e salgo con un baldanzoso 39-21/23. Al primo rifornimento di Refrontolo (che da il nome ad un vino passito) mi fermo solo per vedere che da mangiare c'e' solo roba dolce, e tiro diritto. A Tovena la divisione dei percorsi, e passato Tarzo il percorso continua ad essere un mangia e bevi godibilissimo che affronto sempre a ruota (succhiandola voracemente, lo ammetto) di qualcuno. Al ristoro di San Pietro di Feletto mi devo fermare per liberare dagli scarpini e massaggiare i piedi: i nervi mi costringeranno 3 volte alla sosta e al massaggio, oggi.

Poi, di nuovo pancia a terra verso Treviso, con l'ultima asperita' della presa XIV, che costringe molti al piede a terra, ma non io, e seppure rimpiangendo un po' il 34-27, riesco a superare i 3,5 km di questa asperita' senza troppi patemi. Ora sono 21 km piatti, in cui ci fancula un po' per i cambi (anch'io cerco di rifiutarmi, ma alla fine non posso esimermi) e a 40 all'ora sono in piazza Matteotti in 4h e 14' (ufficioso al mio Garmin) alla media di poco inferiore ai 30 all'ora. Sonoa ndato piu' forte delle previsioni: Carla e' ancora in hotel..

Sensazioni ottime: temevo l'effetto di ritorno dell'Ironman, come mi era capitato in aprile dopo l'Arizona alla Dieci Colli, ma invece avrei potuto affrontare (forse!) anche il percorso lungo di 200 km. Fisicamente forse, mentalmente di sicuro. Ed ora pensiamo al mezzo IM...

Infine, menzione speciale per la nuova divisa, testata per bene (oltre 4 ore e 120 km!): nessun fastidio, cuciture perfette, sudore espulso a dovere: ottimo acquisto!

Il report della GF Pinarello

venerdì 18 luglio 2008

39-25

Questo e' il rapporto (moooolto velleitario) con cui affrontero' il percorso medio della GF Pinarello domenica. Innanzitutto perche' usero' la Specialized, con cui (quasi certamente) affrontero' il mezzo IM di Monaco, e poi perche' ho deciso di osare un po'. In questi giorni sono molto poco invogliato alla fatica fisica, al di la' dell'entusiasmo, infatti: un Ironman lascia praticamente svuotati fisicamente. E quindi una cosa come questa potrebbe invogliarmi a fare meglio. O magari cioccare del tutto, chissa'?

Quindi avanti adagio: ieri sera siamo andati in quel di Botteghino di Zocca a fare una scalata alpinistica, piuttosto che una corsetta. Partenza subito in salita, e arrivo in cima ai calanchi, vista eccezionale, ma che fatica! Poi, ovviamente giu' in discesa a rotta di collo. 6 km. Stamattina messa a punto della Specialized dal Negro al negozio Salieri, e quindi giretto in Val di Zena con scalata di Botteghino (lato ciclistico, stavolta) ritorno e allungamento del giro (non sia mai che io faccia meno di 30 km!) fino a Zena, alla fontanella. Vento e caldo, tanto per cambiare.

Bici ok, gambe un po' meno. In serata seduta di nuoto alla Record: tutto stile (e meno male): 4 x 50m esercizi di braccia, 12 x 25m gambe con tavoletta, 6x 50m braccia con pullbuoy, ed infine 6 x 100m completo a 2'15" (tutti svolti a 1'45" stampati).

Il giro in bici
La Camminata (?) di Botteghino di Zocca


mercoledì 16 luglio 2008

Poi non dite che non ci vedete....

Ecco le nuove divise da ciclismo del Porta Saragozza Triathlon!


martedì 15 luglio 2008

Oibo!

Stamattina, per risvegliarmi dal torpore post IM mi sono imposto una seduta di bici con il coach. Ma incredibilmente anche lui era quasi cotto, quindi ho fatto un figurone, in qualche frangente. Serie di SFR su e giu' per Casaglia e l'immancabile Via del Genio, con fitte periodiche ai piedi con soste obbligate a darci ristoro. Ognuno ha i propri problemi, alcuni hanno il complesso dell'atleta (senza esserlo, ahiloro), altri hai guai fisici inguaribili. Ci convivo, con i miei guai, e faccio del mio meglio, che per molti sarebbe il loro peggio ma: "chissenefrega!" Se costoro -poi- si vogliono mettere in gara con me, hanno la vittoria facile (come lo spot del Gratta e vinci), ma non ne vadano orgogliosi senno' ci fanno anche una brutta figura, perche' a battere in un Ironman un 45enne con i piedi a pezzi antitesi dello sportivo, non serve McCormack.

Bene, tolti alcuni sassolini dalle scarpe (oh, si vede che faccio percorsi sterrati ultimamente...) in serata seduta di nuoto, tutta a dorso in cui sono veramente una schiappa, tant'e' che per la disperazione mi sono messo a fare le stesse cose che Ruggio ci ordinava (esercizi e completo) a stile.

Quindi ecco il percorso di bici


lunedì 14 luglio 2008

Zzzzzzzzzzzzzz....

Prosegue il riposo, che anche se non accompagnato da dormite cui avrei bisogno, fa registrare solo lievi movimenti. Ovvero brevi camminate. Naturalmente domenica saro' a Treviso per al Granfondo Pinarello, e siccome vestiro' un completino giallo e blu (la nuova divisa del Porta Saragozza Triathlon da bici), se qualcuno mi riconoscesse puo' salutarmi.

Spedito, invece, il programma di iscrizioni, e devo aggiungerne una nuova di ieri. Come regalo (tardivo) di compleanno la mia dolce mogliettina mi ha regalato l'iscrizione al mezzo IM di Monaco, in programma il prossimo 7 settembre, perche' l'unico mezzo IM cui avevo partecipato (a Wimbleball Lake in Inghilterra, nel 2006) era un po' troppo solo. Scherzi a parte sara' un mezzo molto duro, sia in bici (90 km con 3 salite abbastanza lunghe) sia a piedi, dove si percorrera' l'anello del famoso Granpremio automobilistico di Formula 1. Solo, di corsa.

Quindi settembre un po' rivoluzionato, e cancellati doppi olimpici di Bellagio e Mergozzo e la granfondo Colango di Piacenza, saro' nel Principato di Monaco il 7, forse a Misano il 14 e certamente a Lido delle Nazioni il 20 o 21, infine a Valdobbiadene il 28 settembre per la Granfondo del Prosecco. Per muovere la gamba faro' il 3 agosto la corsa che si inerpica per il Carpegna e la Granfondo del 24 agosto di Rimini.

sabato 12 luglio 2008

Stop!

E invece di andare a fare il giretto in bici, di fare una corsetta (che sarebbe dura, ho certe vesciche sotto i piedi, dovute al caldo...) non ho fatto assolutamente nulla. Anzi. Sono andato sulle colline imolesi a mangiare una bistecca da un kilo, in compagnia dei fantastici e carinissimi Lorenzo e Sofia, che ci hanno aspettato per ben un ora e mezza, dato che io mi ero perso seguendo il Tomtom. Agriturismo Gastone, Ponticelli Pieve.

Una bellissima serata con i nostri compagni di nuoto, grazie! Per il resto oggi dovevamo andare al mare ed invece no. L'unico vero sforzo e' stato cercare tutti i nomi dei nostri amici che domani saranno in gara (tra Zurigo, Klagenfurt e Roth) e metterli su un foglio elettronico per poterne seguire al meglio l'andamento. In questo mi sono avvalso della competenza di Carla, vera esperta. Ho cosi' scoperto che devo fare un grosso in bocca al lupo anche a Massimo Cigana e Luciano Borghesiani, in gara a Klagenfurt, a Ale Tassi (Roth) e correggere la partecipazione di Govotones (Giovanni Govoni) che sara' a Klagenfurt (e non a Zurigo).

Io me ne staro' in panciolle fino a fine agosto: dalle gare, che il sederino a nuoto, pedalando e correndo me lo faccio lo stesso... Ma ho gia' un settembre di fuoco che mi aspetta.

Last but not least: Grazie anche unoazero2000!

giovedì 10 luglio 2008

Sara' meglio che....

...mi rimetta in riga, senno' ingrasso di brutto. Eppoi a Treviso (il prossimo 20 luglio), alla GF Pinarello, che figura ci faccio? E allora ricominciamo, piano, con il nuoto. Io e Carla ci siamo riscritti alla Record, e con la supervisione di Ruggio, ci facciamo i soliti 50 minuti del martedi e del giovedi, dalle 19 e 20.

Ma a luglio Ruggio e' estemporaneo (eufemismo per non dire cattivo), e oggi la seduta non ha scherzato (oltretutto non e' che sia ancora a postissimo, io): quindi misti: 4 x25m (uno per stile) a 45", 4 x 50m a 1'30" e 4 x100m a 2'30". Avanti Tommaso (new entry). Dopo, un bel 800m stile (sui 16'). Ora che ho rotto il ghiaccio di nuovo, sto meglio. Domani ci faccio anche un'uscita in bici...

Parlando di Ironman, domenica a Klagenfurt parecchi amici affronteranno l'Ironman, e intanto faccio un grosso in bocca al lupo a:
Greguràtt, Pasquale (Musci), Massimo (Cigana), Sebastian (Pedraza), Gira, Tasso, Lucente, Duracell, Marco (Guerri), Barba, Guazzone, Matteo (Losi), Maurizio (Gavazzi), Michele (Martelli), Paola (Pecchioli), Gambero e alla Simona (Bianconi).

A Roth, altro Ironman, ci saranno Bacco e Dario (e Chris...): un grosso in bocca al lupo anche a loro!

A Zurigo, terzo Ironman di giornata (ovviamente esaurito anche questo...) alla combriccola dei Ferraresi, tra cui Govotones (credo :-))...

In bocca al lupo a tutti, di nuovo!

mercoledì 9 luglio 2008

Tipo A e tipo B

Quando fai un ironman, ti viene spontaneo porti domande, perche' in 13 ore ne hai di cose a cui pensare, o anche per passare il tempo e non pensare alla fatica... Ad esempio, perche' quel energumeno di 100 kg alto 2 metri corre a 4' al km come se non stesse facendo alcuna fatica? O perche' un donnone che sul sellino della bici sembra la brutta vecchia della fiera di San Lazzaro sul fittone (com'erano belli, com'erano buoni), ti supera come se tu fossi fermo? Eppure io sono li' che mica batto la fiacca, mulino le braccia per nuotare, pedalo come un forsennato e ho il fiatone perche' corro (quando corro)... Insomma:

Atleti si nasce o si diventa?

Si diventa, certamente, ma prima si comincia a diventarlo e meglio e'. Ma soprattutto se uno e' stato atleta in gioventu' (e parliamo di 5-10 anni di eta'), anche se ha passato 20 anni di ozio il "gesto" ce l'ha sempre. Ai tipi A basteranno poche sedute per sverniciare i tipi B.

Nel nuoto, c'e' chi ha l'acquaticita' (che fa la differenza fra un nuotatore da un bagnante), che non si compra da Decathlon, ma si acquisisce in gioventu' e non piu' in eta' adulta (scientificamente dimostrato). E poi c'e' da bilanciare il movimento delle braccia e del busto con le gambe, prendere acqua con tutto il braccio, la respirazione... Gesti che un adulto fa fatica ad assimilare. Ma qui, un po' mi salvo ( e infatti a nuoto -in proporzione esco in posizione migliore), proprio perche' in gioventu' un po' di nuoto l'ho fatto.

Nella bici va un po' meglio (come teoria, intendo), il gesto da imparare e' unico: ovvero si deve sviluppare la rotondita' della pedalata, quando cioe' non si pesta solo sui pedali, ma soprattutto si tira il pedale quando e' in fasce morta (dal basso). Qui e' tabula rasa. Siamo ancora all'ABC, ovvero tento ancora di assimilare il gesto.

Ma e' nella corsa che si vede la vera differenza. Falcata rotonda, rullata piena, passo lungo e economico. Tutte cose che se non impari da bambino... E qui viene fuori il tapascione che e' in me. Niente da fare. Anche se avessi i piedi a posto la mia falcata non assomigliera' mai a quella di Baldini, la mia corsa non sara' mai economica, in foto sembrero' sempre arrancare (o tapasciare).

E allora, chi me lo fa fare di fare un ironman? Ah, beh... tutti "tipi A" qui a leggere? Diro' subito che se non ci fosse il tipo B (la negazione dell'atleta) non esisterebbe il tipo A... E tagliamo la testa al toro, eh? Poi, visto che qualcuno avrebbe comunque da dire qualcosa ancora, un bel "Saranno c...i miei!" ci sta a pennello.

Ci sarebbero (e sono tanti) anche il tipo A+ e il tipo B+, ma questi non sono ne' atleti ne' negazione dei medesimi, sono dei patacca che vogliono barare.

Aggiornamento

Sono rimasto indietro con l'aggiornamento, lo so... Ma ogni volta che sto via qualche giorno le cose sembrano fatte apposta per accumularsi.

Lunedi: il giorno post IM non sarebbe da raccontare. 4 colazioni (compresa quella -piu' simile ad un pranzo- dell'award party), un pranzo posticipato al pomeriggio e una cena in locale tipico in Rombergplatz. Frappuccini Starbucks -ovviamente- a go'go'.

Martedi: viaggio: 9 ore secche quasi filate, per fortuna nessuna coda, qualche sosta in autogrill ma tanta voglia di tornare a casa.

Mercoledi, oggi: un po' di recupero arretrati: posta, lavori, e raccolta complimenti: grazie a Gianluca e Negro, poi (ancora) a Lucianone (non ti sfido piu', ti ritiri sempre!), Mirco (Ironmancio), Pasquale e Dario.

Mi ero dimenticato i totali di giugno:

SWIM km 21,800
BIKE km 704,3
RUN km 74,32

lunedì 7 luglio 2008

13.15.28,2



Oh, si. L'ho fatta grossa.
Miglior nuoto di sempre: 1.15.09,7
Miglior bici di sempre: 6.12.50,3
Miglior T2 di sempre: 3.32,5
Miglior tempo finale: 13.15.28,2

Dedico questo risultato soprattutto ad A.

Un sentito grazie anche a chi dice che le granfondo non servano al triathleta. Cosi' come un altro sentito grazie a chi dice lo stesso di un coach che ti segua di persona (e non per email o per telefono) o anche che non serva averne uno del tutto.

Un Grazie (con la G maiuscola) grande come una casa a Mauro, Mimmo, Valerio e Gianni e Corrado (non in gara), che sul percorso sono stati fonte inesauribile di sostegno, incitamento e commovente presenza.

Un Grazie -come sempre- a Carla, la cui presenza a bordo percorso e' fonte di ricarica e sicurezza continua.

Un Grazie a Piero (il Presidente), Greguràtt, Lucone, Mazzo, Negro e Gianluca a cui, per motivi diversi dedico questo risultato, ognuno di loro ha contribuito in parte (qualcuno anche molto...) a questo personale successo.

Un Grazie anche Maurizio, Bacco e Lucianone.

Ed ora la cronaca.

Sveglia alle 4 e 15, dopo aver dormito non piu' di 2 ore. Nella saletta della colazione c'e' un altro atleta (ah, ma allora ce ne sono in questo hotel di aspiranti IM, sembrava fossimo i soli!) e dopo una veloce colazione partiamo alla volta della fermata della navetta che ci portera' allo start al lago Langener. Arrivo alla bici quasi alle 6. Chiaramente mi dimentico di: settare il Garmin ed accenderlo, tenere un po' d'acqua e una barretta per la partenza e di fare un ripasso. Intanto con Gianni (Pastorelli) e Mimmo finiamo la preparazione e la vestizione della muta, siamo abbastanza vicini di strallo. Scendiamo in acqua che i pro sono partiti (6.45), ma in breve mi trovo davanti a tutti.

Arretro, qui c'e' gente che fa sul serio, e rovinarsi un IM nei primi 10' di una lunghissima giornata mi pare una cavolata. Alle 7 in punto partiamo, e -ovviamente- il 405 non funziona. Avro' sbagliato qualcosa io, per certo. Cerco di distendermi, ma non c'e' verso. 2/3 bracciate di seguito e poi devo interrompermi, calci, pugni, gente ovunque: una tonnara piu' tonnara del solito. Ai 2300m esco per il giro sulla spiaggia, caccio un urlo a Carla ma e' gia' li che mi fotografa. Un altro urlo: Frankie! E' Gianni (Pastorelli): e' li' con me.



Sapro' poi dopo che ho nuotato a 1.50/100m, in questa prima parte, incredibile! Ora il bastone da 1500m, dai dai... Qui, che mi sembra di nuotare molto meglio faro' schifo: 32.49 per 1500m: nemmeno la prima volta a Bardolino... Neanche ci fossimo accordati, io e Gianni usciamo assieme, 1.15.09,7 io 1.15.09,0 lui, mi e' davanti per 7 decimi...

Cambio veloce, e mi avvio sulla bici. Il primo pezzo (i 12 km che separano il lago da Francoforte) fila liscio, mi ritrovo costante ai 35/38 all'ora sulle appendici.


Dopo Francoforte cominciano gli strappi, i paesini e la gente. Bande, batterie, campanacci, tavoloni con gente che mangia, fa la hola, urla "Suppe!", odori non proprio salutari di patate fritte e chissa' che altro... La prima salita (dopo 20 km) la chiamano la Bestia. Serva a scaldare la gamba. Poi a Maintal il pave': atmosfera ancora piu' incredibile, gente a un metro che ti urla: piu' che la fatica si rischia l'udito... Salgo a fianco con una ragazza, quando all'improvviso, "teng!" il rumore inconfondibile di un raggio che salta... Sara' il mio o il suo?

E' il suo, per mia fortuna...Una bella discesona e poi un'altra salita: l'Hunerberg, sembra quella di Klagenfurt (un po' piu' corta e meno aspra), ma con il doppio di gente. Poi un po' di vallonato (ma morbido morbido) fino a Friedberg da cui si torna e qui cominciano 30 km ventosissimi: anche qui? Mica lo faccio apposta... Qui e' dura, la media scende. Poi, a 8 km dall'arrivo la Heartbreak Hill. Una salita inventata, perche' fino a 300m prima ti sembra tutto piatto... Un delirio, anche qui, 1 km di muraglia umana che ti incita. Neanche a Zurigo!


Ok, Ho finito il primo giro. Media 31 e mezzo, cavoli... reggero'? Alla fine ho perso qualcosina, finisco a 6.12.50. La gamba pero' ha retto abbastanza. Tutto come il primo giro, la gente e' sempre li', ti urla, incita e supporta. Si vola nelle salite per il grande calore umano... 90 km di percorso praticamente chiuso al trafico e nessuno si lamenta, anzi scende ad incitarti... Ricordo a Viverone i nomi che ci siamo presi... Ecco, sono di nuovo a Francoforte: cambio veloce, unica pecca una delle hostess mi ruba il cappellino di Zurigo e lo mette nella sacca di un altra, 30" per trovarlo... E ora, via di corsa: dai ho solo 42,200 km all'arrivo. Poco piu' avanti c'e' Gianni, ma prima devo salutare Carla, onnipresente, oggi. E via che vado.



Ecco sto per prenderlo quando i piedi cominciano a dolermi, poi le fitte si fanno insopportabili: devo fermarmi e fare il solito giochino: tirarli fuori dalle scarpe, massaggiarli e dopo 5 minuti posso ripartire per un po'. Stavolta (grazie allo scennar) mi fermero' solo 4 volte. Al secondo giro prendo Gianni e cominciamo a procedere assieme: un po' si corre un po' si cammina. Questo secondo giro non finisce piu': oltretutto gia all'inizio di questo secondo giro tantissimi hanno 3 braccialetti, ovvero sono a meno di 10 km dall'arrivo (e noi neanche a meta'), e siamo poco sopra le 10 ore di gara!!!

Poco dopo il 30imo km Gianni va in crisi, e siccome potrei anche riuscire a stare sotto le 13 ore ci provo. Dovrei correre sui 6.15/km, ma facile a dirsi meno a farlo, con i piedi che mi ritrovo: infatti a - 6 km dal traguardo i piedi urlano, e mi devo fermare. In piu' non riesco proprio, sono stanco e mi ritrovo a camminare spesso. Arrivo, finalmente, a prendere il quarto braccialetto (nero, rosso, giallo e bianco, la sequenza) e ora mancano 2 km e 200m, un ponte e i 200m di delirio finale in mezzo alla gente...


Nei 200m finali supero uno di slancio: si vola e si corre anche se non ne hai piu'... Dopo l'arrivo la foto e noto che sono un po' provato, rispetto ad altri arrivi...


Poi, ecco la Finisher T shirt,



un po' di cibo, e aspetto che arrivi Gianni. Incontro Mimmo, Mauro e Valerio... Carla e' fuori, ma aspetta anche lei l'arrivo di Gianni con bandiera del Bologna. Ben presto ci ritroviamo allo Starbucks appena fuori la zona dell'arrivo con un Dark Mocha Frapuccino nella destra (nella sinistra la cannuccia...) Ah, le gioie dell'Ironman...

Stamattina, all'Award Party per ritirare le foto su stick personalizzata dell'evento (e a fare la terza colazione....), e chi si vede? Chrissie Wellington che gironzola come una finisher qualunque (lei ha vinto qui ieri, con 8.51 e spiccioli, ma e' anche la campionessa mondiale in carica)... Carinissima, si concede per una foto con il Frankie. Tra i maschi ha vinto Chris McCormarck (7.59 e spiccioli il tempone), che ha superato Eneko Llanos poco prima della T2, ritirati i padroni di casa, Faris e Norman.


Infine i percorsi:

I 180 km di bici
I 42,2 km della corsa

sabato 5 luglio 2008

Francoforte, Giorno 4

Ovvero la vigilia. Discretamente calda. Ieri sera preparazione borse rossa (corsa), blu (bici) e bianca (post gara), che qui non sono di volgare plasticazza, ma di plastica telata, indistruttibili. Stamattina con la rossa e la blu e la bici prendiamo la navetta e arriviamo al Langener Waldsee. Per mezzo grado (23.5°) salviamo la muta, senno' era gia' pronto il Pointzero3. Bike and bags check in: stavo per entrare, ma un referee mi contesta il casco: e' rotto. Eh? Mai accorto. Faccio un po' di scena, ma arriva un Referee piu' importante che mi porta dal meccanico. Figuriamoci, lui li vendeva... Ok, mi ci vuole un casco nuovo.

Il meccanico (che e' italiano) mi offre un Giro Ionos a 200 euro. Che devo accettare, senno' dovrei tornare in citta' all'expo... Mi fa credito di 150 euro, domani gli daro' il resto, con la carta di credito. Ora sono a posto, il Referee si scusa, ma "deve farlo per la mia sicurezza". Io gli dico che con quel casco ci ho fatto l'IM Arizona, e lui mi dice che la' sono piu' "relaxed". Ok, ora posso entrare. Pensavo di cazzeggiare in TZ fra le bici, chiacchierando con altri aspiranti finisher... ed invece sono affiancato da un volontario che mi porta al mio strallo e mi chiede se voglio lasciare la sacca blu vicino alla bici (dentro una mastella) o sullo strallo. Beh, visto che posso scegliere.... Bici, cosi' devo cercare una cosa sola.

Mi copre al bici, il casco e il pettorale con un plasticone rosso, mi mette sotto la mastella con la sacca, e mi porta al deposito sacca rossa. Poi mi accompagna all'uscita. Good lucky e fuori. 5 minuti in tutto... Mentre sono li' arriva Faris, ma porc... non ho la macchina fotografica... Attendo, invano anche altri pros (iscritti ci sono McCormack, Stadler, Bracht, la Wellington e altri piuttosto noti) e mi arriva il Pasto con la compagnia modenese. Subito fraternizziamo, e per una volta qualcuno e' piu' finisher di me: Mauro e' al decimo.

Dall'alto ci godiamo il percorso del nuoto: dritto per dritto al borraccione giallo della Powerbar, poi a sinistra, altri 700m e di nuovo a sinistra puntando ad un tendone blu come riferimento per la prima uscita dall'acqua. Tuffo e drittone per l'edificio della cava che frantuma i sassi, inversione a U e si punta al salitone d'uscita.

Pomeriggio in giro, cena non proprio frugale con Cesar Salad e birretta e ora a letto, cercando di dormicchiare un po'. A domani, che vada come vada.

venerdì 4 luglio 2008

Interludio

A volte, anche non volendo, ti ritrovi dei nemici, o per lo meno persone che parlano male di te. Nella vita ci sta. Su questo aspetto mi sento piuttosto imbelle, e se posso evitare un pericolo lo evito, anzi evito di trovarmi nella situazione in cui potrei crearmi pericolo. Lo stesso cerco di fare con le persone. Se qualcuno non non mi va a genio, la evito, per non crearmi situazioni di disagio o trovarmi costretto a rispondere male o fare cose controvoglia. Lo ripeto io per primo, e' un atteggiamento imbelle, anche vile, volendo. Pazienza, sono arrivato ai 45 anni cosi', non cambio certo ora.

Quindi quando mi trovo qualcuno che mi prende di mira, soprattutto se in maniera pesante ed offensiva, cerco di capire perche'. Se, cioe', ho detto o fatto a questa persona qualcosa di cosi' terribile da meritarmi un tale atteggiamento. Pur sforzandomi non so darmi una risposta (anzi, mi sono esposto anche molto per questa persona, sebbene lui pensi il contrario e non chieda conto, come una persona normale farebbe), nonostante questa persona insista con apprezzamenti pesanti. Mi piacerebbe sapere il motivo di tanto odio, cosi' da regolarmi e mettermi l'anima in pace, mica chissa' che'... O un giorno si e' alzato con il piede sinistro ed ha deciso di attaccarmi perche' sono io?

Grazie di cuore.


Francoforte, Giorno 3

Fantastico. Ieri sera corsetta di mezzora, 5 km e spiccioli ma soprattutto una mega vescica al tallone sinistro. Erano anni che non mi veniva una vescia, nemmeno quando ho azzardato un paio di scarpe nuove senza calze. A due giorni dalla gara mi ritrovo cosi' ad avere un infradito fra l'alluce e l'indice destro devastato dal piede d'atleta (i sintomi sono quelli) e una vescica al tallone sinistro.

Cosi' stamattina l'umore era nerissimo. Tuttavia avevo da provare un po' il percorso nuoto (o quanto meno l'acqua della cava) e settare il Garmin 705 prestatomi dal Negro. La prima parte, il nuoto si e' svolta senza patemi, anche se il Garmin 405 ha segnato 950m in 10'34"... Neanche fossi Potts (o Colbertaldo, per citare un nuotatore). Vabbe' tanto so che il nuoto e' 3800m, vedremo il gap.

Per il settaggio del 705 ci ho impiegato piu' tempo, ma alla fine sembra funzionare tutto: rilevatore di potenza e cadenza. Oltretutto e con piacere, la mappa mostra anche la regione, anche se la scheda sarebbe solo con la mappa dell'Italia.

Poi nel pomeriggio briefing (di solito non ho bisogno di andarci am stavolta -con 2 zone cambio- avevo alcune curiosita' da soddisfare) e pasta party, uno dei migliori.

La corsa di ieri

Il nuoto di oggi
La bici di oggi

giovedì 3 luglio 2008

Francoforte, Giorno 2

Siamo a Francoforte, ma prima riassumiamo.

Martedi dedicata alla preparazione delle borse, al controllo della bici dalle preziose ed esperte mani del Negro (il vincitore della Maratona dles Dolomites) e Gianluca (Salieri, titolare dell'omonimo centro vendita e cura di specialissime) con gradita sorpresa: il prestito di un Garmin 705 (anzi: di quello personalissimo del Negro) da usare durante la frazione di bici dell'IM Francoforte! Grazie per la disponibilita', ragazzi! In un colpo solo avro' modo di testarlo e di usare un solo monitor sulla bici.

Mercoledi, ieri, di viaggio. Tutto perfetto fino a poco dopo l'ingresso in Germania, (dalla Svizzera, fatta tutta ai 120-100 kmh per il terrore degli autovelox) quando gia' stavo scatenando i cavalli del Pajero ad oltre 160 kmh (in Germania non ci sono limiti di velocita' in autostrada), all'altezza di una cittadina che si chiama Hartheim troviamo (ma dopo un'ora e mezzo di fila quasi immobile, e senza alcuna indicazione) uscita obbligatoria dall'autostrada. E rientro 10 km piu' a nord, senza alcun motivo comprensibile, ne' informazioni di sorta. Altre 2 orette perse per questi 10 km e quando ripartiamo (h 18.30) mancano ancora 200 km. Per fortuna filera' tutto liscio fino all'hotel, che e' in pieno centro si', ma senza parcheggio.

I parcheggi, a Francoforte, in strada costano 1 euro ogni 30'. Sosta massima un'ora. Ovviamente a trovarlo. Senno' garage, stessa tariffa diurna, ma la notte (19-7) costa 3 euro forfait (in strada e' gratis). Come a dire, vuoi la comodita'? Allora paga. E potrei anche starci, ma dammi la possibilita' di pagare con carta di credito.... No, solo vil denaro contante. Davanti all'hotel solo posti per taxi, e riusciamo a posteggiarci nel posto dei taxi (bonta' loro) per scaricare borse e bici, registrarci, incavolarci quell'attimo per la non eccelsa sistemazione (soprattutto rispetto al costo) della camera che dobbiamo andare a cercare il parcheggio, e scegliamo il garage per comodita' (13 euro dalle 10 di sera alle 11 e mezzo di stamattina). Almeno la cena e' stata eccellente, a base di insalate per entrambi, Cesar io e greca per Carla, innaffiate da favolosa birra alla spina.

E siamo ad oggi. Vista l'ora (sono le 10.00) decidiamo per la formalita' della mia registrazione, avvenuta in pochi minuti, e per un sano Frappuccino Starbucks, che Oh Gioia! Oh gaudio! e' anche qui. Poi, ritirata l'auto con i suddetti 13 euro (contanti...) giro del percorso bike in auto. Partendo dal lago Langener (cosi' abbiamo visto anche il percorso nuoto). Intanto, al lago, in auto non ci si va, ma si deve lasciare l'auto fuori dalla cava, e si scarpina per un km. Poi si paga l'ingresso, anche gli atleti! 3 euro. Spieghiamo che vogliamo solo vedere, e la cassiera si impietosisce e ci dice "andate pure", ma lo sguardo dice "se mi fregate vi vengo a prendere per le orecchie!" Mentre torniamo verso l'auto incrociamo uno stornello dai capelli rossi lunghi oltre meta' schiena: e' il mitico Ken Glah, quarto all' IM di Kona nel 1989, ora provetto organizzatore di trasferte per aspiranti ironman (io mi feci organizzare da lui hotel e assistenza nell'IM Brasile).

Partiamo per il percorso bike, e.. sembra facile:


Inequivocabili cartelli ci indicano la via. Pero' in citta' e' molto diverso, e mi perdo un paio di volte (anche perche' molte strade sono gia' chiuse). Comunque alla fine il giro risulta mosso, con salite (un paio a strappo ma corte) non impossibili (a patto che non piova: ho tubolari slick!) e pittoresco, dal momento che si fanno una serie di paesini infinita. Sulla strada compriamo ciliegie eccellenti e una volta tornati a Francoforte, 2 brezel giganti (che hanno fatto da pranzo). Esageremo a cena... Grande impegno, infine, per il parcheggio, che risulta essere lo sport piu' faticoso: abbiamo trovato in strada a 5 minuti di cammino, gratis tutta la notte fino alle 9 quando io andro' a metterci un eurino per avere un'altra ora di sosta.

Ed ora via per un po' di corsetta, senno' domenica mi viene il fiatone!