A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 10 dicembre 2008

Di treni, piscine olimpioniche e Bisciole

Ieri, martedi, la seduta di nuoto e' stata fatta da Nicola, che per timore di annoiarci ci ha fatto nuotare oltre 1600m (in 45'), alternando gli stili. Io ero poco propenso, perche' oggi avevo una seduta speciale, ma mi sono impegnato. Ancora questa settimana non ho corso, ma la sgambata in bici e il nuoto credo mi abbiamo comunque tenuto in tiro le gambe.

E stamattina, -una promessa e' un promessa!- ho deciso di andare a Riccione alla famosa seduta di Luca Corsetti, lo swim coach dei Greguràtt boys (il macellaio, il Piranha e la Fede, per citarne alcuni...). Famosa perche' era tempo che dovevo andarci e famosa anche perche' sono sedute dedicate ai lunghisti, cosa abbastanza rara nel panorama natatorio. Quindi, acquistato il biglietto ferroviario (l'auto e' momentaneamente KO), annotato che alle 10.38 c'e' un treno (parola grossa: 2h e 17' per fare 120 km mi sembrano eccessivi anche per una littorina...) e anche il ritorno: comoda partenza per le 15.41.

Alle 10.05 mi presento in stazione ed e' il delirio. Tutti i treni provenienti da Milano o Torino hanno ritardi compresi fra i 30 e i 100 minuti. Il mio ne ha 30 (poi diventati 45 in appena mezzora), il che lo taglia fuori dai miei piani, perche' la seduta inizia alle 13.30 con l'arrivo a Riccione previsto per le 12.55. Quello prima ne ha 100. Altri treni non fermano a Riccione ma a Rimini, e comunque sono Eurostar.

Non demordo. Riesco (comprando supplemento e posto) a salire sull'Eurostar delle 10.59 (comunque in ritardo di 40'), ma che mi consente di arrivare a Rimini entro le 13. Dove un pimpante Greguràtt mi carica sul Discovery e mi porta in piscina. Luca Corsetti (lo swim coach) e' simpaticissimo, affabile e mi chiede scusa se si sentira' in dovere di corregermi. Gli rispondo che se non lo fa, esco dalla piscina e lo picchio.

La seduta e' tosta, ma sopravvivo, alla fine sono 2600m alternando tecnica a serie aerobiche. Divisi in due corsie, mi metto nella piu' scarsa (per forza, di la' viaggiano a 1.30/100m) e mi godo questa fantastica piscina: anche se ridotta a 25m (un pontone mobile la divide a meta') e' la piu' bella piscina che esista. Anche l'acqua ti fa andare piu' forte: era un pezzo che non giravo a 1.45 sui 100m! Finita la seduta ricevo i complimenti di Luca e un incoraggiamento: la mia nuotata e' stilisticamente buona e lavorandoci su potrei anche arrivare sull'1.30/100m (eh, magari!).

Cio' che scombussolera' i piani del rientro saranno le Bisciole Galbusera, dolce a me vietato perche' contiene le noci di cui sono molto (ma molto!) allergico, ma bramato da Carla che non mi avrebbe fatto rientrare in casa se non mi fossi presentato a Bologna con -almeno- 2 confezioni. Qui, -anzi- sulla superstrada per San Marino c'e' lo spaccio Galbusera che contro un prezzo di 15 euro e passa nei negozi di Bologna offre questo leccornia (cosi' afferma Carla) per soli 9.60 euro. Ne prendo 3. Infine il buon Greguràtt (che ha comprato anche lui) mi smolla in stazione (di Riccione). Sono le 16 e 10.

Da 9 minuti e' passato l'IC per Milano, e il prossimo treno per Bologna (non credo ne' ai miei occhi che leggono l'orario, ne' alle mie orecchie su quanto dice il bigliettaio) sara' alle 17.40. Consultandomi con Carla scopro che da Rimini ci sono -altresi'- diversi treni nel frattempo, e decido di prendere un taxi e andare la'. 25 euro (chi crede che la riviera d'inverno si svuoti, venga a farsi un giro...) ma alla fine riesco a prendere l'IC plus (bastasse cambiare il nome per migliorarli!) delle 17 e 22 e tocco terra bolognese alle 18 e 40. Il resto e' cronaca.

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