A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 22 aprile 2009

Il tempismo

Ho dei genitori, tra l'altro ancora vivi e vegeti nonche' arzilli, ma che hanno il brutto vizio di avvertirmi che hanno bisogno di me il giorno prima, anzi, la sera prima, nonostante sappiano di questa necessita' da tempo. Cosi' ieri sera circa alle 21, mio padre mi ha chiesto un favore (niente di che, accompagnare mia madre in un posto, raggiungibilissimo da autobus, taxi etc. ma tant'e'), ma oggi, a mezzogiorno. Oraio di mezzo che scombina ogni programmazione.

Per fortuna questa settimana e' la settimana di recupero e' quindi non ho lavori impegnativi -triathleticamente parlando, e pero' un 80 minuti di bici con 40 di corsa a seguire me li dovevo fare... Cosi' (non sto a spiegare perche' a casa mia 120 minuti di impegno fisico portino via 3 ore e mezzo complessivamente) con molta velocita' alle 9 e mezzo sono riuscito ad inforcare la bici. Destinazione colli, per massimizzare l'impegno con il minor spreco di tempo. Via San Mamolo, Via dei Colli (pentito dopo neanche 200m!), Parco Cavaioni, Via Casaglia, Via del Genio e ritorno.

Neanche 25 km (in un'ora e 13'), ma piuttosto impegnativi, con 600m di dislivello molti dei quali a strappo, discese a rotta di collo (frenatissime) e non un metro di pianura. Impressionato da Via dei Colli, veramente ignorante, presa da Via San Mamolo. Mentre in Via del Genio la gamba ha finalmente mostrato con una certa agilita', con la cadenza sopra alle 60 rpm (e con il 39!). Credo di aver fatto il mio miglior tempo, su questa salita che soffro sempre terribilmente.

Ritornato al garage, rapida transizione e poi via di corsa verso i Giardini Margherita, quasi 7 chilometri in 36 minuti, a passo 5.18/km, niente male, direi, dopo la strapazzata in bici! Insomma, sempre meglio.

Alla fine sono riuscito a fare il mio bel combinatino e ad accompagnare mia madre laddove doveva andare, senza ritardi.


La bici
La corsa

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