A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 28 settembre 2009

Welcome back!



Un ritorno sorridente e per nulla rammaricato dall'Elba. Dopo un bel giro turistico, Lacona, Capoliveri e Porto Azzurro, un tranquillo traghetto in compagnia di Marco, Sammaro, Mazzo e signore e poi via una bella tirata fino a Bologna. Pizza vera per cena, mica come ieri sera, una Catari' orribile e cruda all'Aragosta, ristorante a cui dovrebbero -nell'ordine- ritirare la licenza di ristorante, frustare i camerieri e mandare in galera i proprietari ma sopratutto il cuoco.

Quindi, a mente fredda, alcune considerazioni su questo IM, ad uso e consumo di chi lo organizza (Marco) e di chi lo ospita (le istituzione dell'isola d'Elba). Mi scuso prima della franchezza (la diplomazia non mi appartiene) e di eventuali imprecisioni che verranno immediatamente corrette, se segnalate.

1) Organizzato e' organizzato bene. Sacche, consegna delle bici il giorno prima, insomma, una routine piuttosoto consolidata e ottimale. Magari ci si aspetta un appoggio maggiore (soprattutto logistico) dalla Federazione, ma sappiamo tutti come la pensano, a Roma, sugli Ironman. Lasciando al singolo Marco la parte gravosa, salvo poi appropriarsi del fatto che sia "gara valida per il campionato italiano di distanza ironman".

2) Volontari volenterosi e bravissimi, ma vittime delle situazioni (vedi sotto)

3) Cio' che e' veramente negativo e' l'atteggiamento delle strutture del posto (parlo del Select, 4 stelle). A parole offrono agevolazioni, appoggi, ma in realta' appena si esce dall'orticello (una richiesta qualsiasi) ecco la frasettina che rompe l'idillio (e i maroni) "Non e' possibile, sa, voi avete gia' un prezzo di favore..." Certi albergatori bisognerebbe caricarli in massa e portarli in Romagna, cosi' capiscono cosa vuol dire "l'accoglienza".

4) Istituzioni. Capisco che non si puo' bloccare una parte dell'isola un giorno intero, ma almeno per quel giorno limitare il traffico... Almeno ai pulmann! Niente.. Qualche vigile, una pattuglia della Polizia ed una dei Carabinieri e -per fortuna- tante moto a liberare il traffico, solo, pero' in zona traguardo. Anche una presenza istituzionale alla partenza o in altra occasione avrebbe dato piu' lustro all'evento (visto che poi gli hotel, i ristoranti, e quant'altro li paghiamo e portiamo turismo...)

5) La popolazione locale. Certo, non si puo' pretendere, anche qui, di avere tutti a disposizione, ma almeno che aiutino a rendere l'evento "speciale" si poteva riuscire. Ed invece moltissimi che non sapevano cosa stava accadendo, alcuni volevano passare con l'auto nel circuito della maratona... Un delirio.

6) Cultura sportiva. Certo, noi italiani non brilliamo di cultura sportiva e sportivita', quindi se non ci sono giudici a far rispettare il no draft facciamo grupponi anche in gare come questa dove era impossibile fare scia. Quanti erano i giudici a sorvegliare il no draft? Io ne ho visto uno solo in 120 km!

Infine i saluti ed i ringraziamenti (una parte, che mica vi ricordo tutti...)

Il Gira, che mi ha sostenuto fin dal venerdi.
Quelli del Pasta Granarolo.
Maurizio e il Gambero
Ettore e Gianluca (e signore)
Maurizio e Micol che ho conosciuto dal vero.
Quello del Varese Triathlon che pensava di arrivare ultimo.
Amedeo, che uscito dopo un bel po' di me dall'acqua mi ha dato 60 km tondi in bici.
Gianni che e' venuto qui per me e se ne e'andato con il titolo di Campione Italiano di categoria (ed e' il secondo: ci sta prendendo gusto!)

domenica 27 settembre 2009

Elbaman - domenica



Avete atteso ben 12 ironman, ora potete stappare il millesimato buono. Eh si, mi sono ritirato. Nonostante un nuoto da favola (1 ora e 16, suppergiu'), favorito da un mare piscina: dopo la partenza, un primo giro a 38', e poi il secondo in contemporanea con la partenza delle staffette: mi sentivo bene, sciolto, lungo e contento, nonostante un mare salatissimo... Poi una bella corsa verso la TZ (300m corsi a manetta, a detta di Luciano, che mi informa anche che Gianni e li', ma davanti) e alle 8.24 ero in bici. Partenza adagio, agile.

Una parola... Sant'Ilario e' proprio indigesta, e fa gia' caldo 34-27 spesso e volentieri. Il ristoro e' naif, le borracce sono tutte diverse... In discesa recupero un po'. Quando mi reimmetto sulla litoranea, dopo poco vengo raggiunto da Gianluca che mi sprona. Poi batman-Ettore, ma loro hanno solo 90 km.... Arrivano anche altri staffettisti, provetti ciclisti che mi sverniciano la bici.

Su per Cavoli, giu' per Seccheto, su e giu' per Fetovaia... Giu' di brutto a Chiessi e su, molto di brutto. Ma qui basta mettere agile, del resto e' un 9% quasi fisso per 2 km. Si scende un po', ma poi riparte prima morbido poi duro per Marciana e per 7 km la stessa musica. Cominciano i problemi di traffico... Pulmann di tedeschi costringono le auto a fermarsi, e noi quasi...

Giu' verso Procchio ho rischiato di stamparmi su un paio di questi pulmann nei tornanti. Poi cominciano i miei problemi: il cordino del borsino ricambi si rompe, e allora pompetta in gamba sinistra, CO2 nella destra e il tubolare "alla Coppi", a 8 sulle spalle. Poi il mozzo della ruota posteriore fa i capricci e mi ritrovo la ruota che sbatte contro il forcellino... Sto gia' decidendo di ritirarmi quando con una bella botta sembra a posto... Cosi' decido di fare anche il secondo giro, ma il tempo del primo e' devastante: 3 ore e 4 minuti ( e doveva essere il giro veloce).

Nel secondo su per Sant'Ilario gia' deliro e devo fermarmi con i piedi in fiamme, su per Chiessi ho la testa bassa e su per Marciana sono bloccato: spalle e lombare urlano di dolore, alzarmi sui pedali mi e' impossibile, arrivo a secondo giro in 6 ore e 7 minuti, sono fuori tempo, anche tirando (e comunque non ne avevo granche').

Cosi' mi ritiro, senza alcun rimpianto. Di piu' non sarei riuscito. Di questo percorso cio' che distrugge e' la ripetitivita', io mi sono trovato a pensare che se avessi dovuto rifare la salita di Marciana (lunghissima e bastarda, perche' quando sembra scollinare -visivamente- in realta' tira al 5/6%!), non ero ne' pagato ne' dovevo pagare pegno (come a Lanzarote, per esempio) e quindi serenamente ho concluso la mia gara dopo il secondo giro, un bel gelato da 3 euro e mezzo e una bella doccia. Poi a vedere Gianni che fara' un tempone, sicuro.

sabato 26 settembre 2009

Elbaman - sabato



Oggi e' stata dura. L'umore era gia' nero di prima mattina, e nel corso della giornata non solo non e' migliorato, ma -se possibile- e' pure peggiorato. Un malessere continuo, dal briefing in poi, che ha messo a dura prova la pazienza di Carla, e neanche la spiaggia di Fetovaia, splendida, ha potuto rallegrare la mia depressione. La consapevolezza di non sapere se mi bastera' il tempo limite nel percorso bici mi sta uccidendo, e mi sono passati per la testa i pensieri peggiori.

Nel pomeriggio, la routine della consegna della bici e il saluto ai pastaroli ancora non visti, e per il resto e' un lento trascinarmi verso l'ora del sonno, che certo non sara' riposante per via di un "matrimonio con musica" annunciato sulla spiaggia.

Elbaman - venerdi

Una sveglia di buonora, alle 8, per testare la colazione, questa decisamente meglio e un po' piu' degna del livello dichiarato. Poi, mentre Carla va in spiaggia, io decido di farmi male. Prendo al bici e mi dirigo a Sant'Ilario, la prima salita. 6 km e mezzo, per raggiungere quota 225m, dapprima molto regolare al 3% con un un paio di strappi al 6%. Niente di trascendentale, ma e' lunga lunga. Arrivo a Sant'Ilario e faccio il giro, la discesa e' discreta, se solo il fondo fosse migliore sarebbe veloce e potrei recuperare un po' di tempo.

Chiaramente, dato che se una cosa puo' andare peggio ci va, il Garmin e' in tilt, le cadenze vanno e non vanno e la velocita' spesso e' doppia della realta'. Zona cambio-Sant'Ilario-bivio per la litoranea, 40 minuti. E 17 chilometri. Il passo e' quello, 20 kmh. Sara durissima. Mogio mogio torno all'hotel e la Gira family -a passeggio- cerca di tirarmi su. Decido allora di prendermi il meglio, il nuoto. In spiaggia Carla e' appena stata punta da un'ape, e la coscia le si sta gonfiando. Pero' ha reagito bene, e cosi' verso le 13 indosso il mutone e mi butto. C'e' un po' d'onda, ma passata la risacca il mare e' stupendo... Mi faccio un po' di mare, e sto gia' meglio. Almeno in acqua mi godro' la frazione.

Pranzeremo sulla spiaggia con una discreta insalata al Capriccio, bord de mer. Nel pomeriggio, mentre io litigo con i Garmin, Carla va in spiaggia e la raggiungo per poi andare fino all'Iselba, dove sono spiaggiati fratellone Gianluca e il guru Ettore, accompagnati dalle deliziose mogli.

A chiudere la giornata una corsetta, giusto 5 km e mezzo per tenere la gamba in tiro. Ma e' gia' tempo di pasta party, e l'anonimo di turno, vista la non certo abbondante libagione, ci ammonisce: "Visto cosa succede quando si lascia "il circuito" (delle M con il puntino)?

Tanta buona volonta', ma un piatto di orecchiette al pomodoro (a richiesta anche in bianco) e crostate non di pasticceria... Insomma, un po' scarsini. E intanto Gianni e Luciano sono arrivato e stanno cenando all'hotel, e ci accomodiamo con loro. Ci offrono formaggi e dolci, e satolli procediamo poi per una passeggiata digestiva per le vie del paese. In poco meno di un'ora incontriamo tutti i pastaroli presenti, una marea, tanto che forse, adesso sono meno gli abitanti di Marina che i bolognesi presenti..

La bici
La corsa

giovedì 24 settembre 2009

Elbaman - giovedi


Dopo il solito viaggio allucinante sulle autostrade italiche, eccoci a Piombino per imbarcarci verso l'isola d'Elba, e dopo una breve attesa ed una traversata tranquilla eccoci a Portoferraio e dopo una mezzora a Marina di Campo. L'hotel subito. Il Select e' un quattro stelle di cui una bellamente usurpata, data la vetusta' del complesso, e la smaccata antipatia della receptionist completa il cerchio.

Decidiamo piuttosto innervositi da questa cosa di fare una passeggiata e subito il clima, i silenzi e la cittadina ci mettono di buon umore. Ma siccome e' ancora presto prendiamo l'auto e ci spariamo il giro della bici, e come sempre il mio umore da allegro, dapprima si incupisce, poi si deprime infine e' completamente distrutto: il giro e' durissimo, e farlo 3 volte sara' una vera impresa. Anche per un pluri ironman quale sono io, anche per me che sono un Lanza ed UK finisher (non lo dico per vantarmi, ma convincermi che ho fatto di peggio...)

Alla fine decidiamo, io e Carla, di farci una corsetta, 8,km e mezzo alla grande, con qualche chilometro in compagnia della super Parchock, che tra un parto e l'altro si regala un record mondiale, un po' di medaglie e tanta simpatia. Poi davanti ad un enorme ed eccezionale Caciucco (ristorante Bologna, prendete nota), innaffiato da eccellente vino frizzante della casa, l'umore e' migliorato, ma questo ironman sara' durissimo. Gelato e passeggiata con incontri del terzo tipo: Mazzo e signora con gli Arizona friends, Girapapa' e di nuovo Parchock con le splendide A+A in braccio per chiudere questa giornata. Domani prova in bici di qualche chilometro, poi un po' di nuoto e in serata un'altra corsetta (?). Magari domani mi sveglio e il percorso e' bello piatto....

mercoledì 23 settembre 2009

Braccia ben distese

Sempre in tema di "metto le mani avanti", dato che la mia salute ancora non e' perfetta, (lunedi raccontero' nei dettagli), il bike test di ieri e' stato patetico. Un'ora di piattone e neanche i 30 kmh di media. Meglio il nuoto, in serata, dove o Lorenzo ha disimparato il dorso e la rana o io, che sono mesi che non uso questi stili, neanche nelle "2 vasche sciolte", sono improvvisamente migliorato. Oppure........? (direbbe qualcuno). Alla fine 1500m nei vari stili, giusto per nuotare.

Vabbe', tanto domenica -se arrivo in fondo- 16 ore non me le toglie nessuno. Perche' il percorso bike ha 1000m di dislivello a giro (ergo, 3000m sui 180km) e oltre ad essere un dislivello "importante", non ricordo di averlo affrontato neanche in una granfondo. Poi il Negro (che non indora la pillola di certo) alla mia constatazione che ho circa 9 ore per fare tutti i 180 km (ipotizzando un'ora e mezza di nuoto + T1), e quindi un passo spedito di 20kmh, la sua risposta e' stata "Ah! Ma bisogna farli, i 20 kmh di media!" E ringrazio anche il Gira che con un SMS mi ha comunicato di essere gia' la' a "scaldarmi" il percorso, ma sarebbe meglio che me lo spianasse, se proprio volesse farmi un piacere.

Scusate, c'e' un ponte bello alto che vado a buttarmi di sotto? No, perche' credo, spero fermamente che anche nella peggiore delle ipotesi i 20kmh di media riesca a tenerli... Anche a Lanzarote -toughest IM in the world- ci ho impiegato 8 ore (e un minuto), contando pure i 60 km finali controvento ai 18kmh! Poi come dico sempre, quando sono sceso dalla bici, io, il mio ironman, l'ho gia' fatto. Perche' con 6 ore e mezza al tempo limite, la maratona me la gioco.

La bici di ieri

lunedì 21 settembre 2009

Metto le mani avanti.




Se permettete, per un volta lo faccio. Saro' criticato, massi'.... Tanto se lo dicessi dopo, ci sarebbe qualcuno che direbbe "Facile, dirlo dopo..." Insomma, come te muovi te fulmino, dicono a Roma.

Dopo lo sprint di Chioggia praticamente sono riuscito a fare solo una pedalata di un'ora e mezzo e 50 minuti di nuoto (venerdi). Ieri non siamo andati a correre e oggi non riesco neanche a pensare di fare qualcosa. Il mio naso ha deciso che non vuole sturarsi e non so che altro abbia. Di andare dal medico non ci penso, perche' pur essendo sportivo praticante (ciclista) lui non arriva a concepire uno sforzo come l'Ironman da parte di una persona sana, figuriamoci da uno malaticcio come mi sento io in questi giorni.

Quindi, andro' all'Elba, cosi' come sono. Ovvero con uno scarico "totale" (anziche' graduale) una condizione fisica imperfetta e con tutti i sintomi influenzali canonici (e speriamo solo di quella stagionale). Tuttavia domenica mattina alle 7 saro' al via, e faro' di tutto per finire l'Elbaman, perche' come ripeto spesso "Qui non ci ritorno piu'!" (salvo poi riscrivermi poco tempo dopo), ma stavolta, davvero, puntate su qualcun altro perche' non e' affatto scontato che riesca a tagliare il traguardo. Puntate su Gianni che quest'anno e' baciato da una forma splendida (per un sessantenne...)

Io non sono di quelli che piangono come vitelli e poi fanno 10 minuti in piu' del le solite 10 ore e spiccioli, ma domenica avro' un avversario in piu', questo senso di malaticcio, cosi' fastidioso e cosi' debilitante. E quindi se metto le mani avanti... "c'e' il suo perche'!"


venerdì 18 settembre 2009

Il fenomeno

Oggi non mi sono posto neanche il problema. Vado in bici, e stasera nuoto (inizia il corso!). La bici, devo -quantomeno- provare come vado con la compatta: sono almeno 2 anni che ho il 53-39 e ho dei ricordi del 50-34 vaghi e faticosi (per l'elevata frequenza di pedalata). E allora via, su per Siepelunga (ma quando imparero'?) e neanche al Monte Donato (verso contrario) il battito e' alle stelle... Andiamo bene... Bagnato fradicio di sudore (per prudenza da mezzo malato che sono mi ero dotato anche di ceratina).

Allora ho scelto, stavolta, di non massacrarmi ulteriormente (credevo...) ed ho virato per via del Poggio-Paleotto, molto abbordabile da questo lato, e poi avrei fatto un po' di Futa fino a Pianoro, Via Riosto e Botteghino di Zocca. Intanto, per arrivare sulla Futa (da Pian di Macina) ci sono 300m al 10%, e vabbe'. Poi si respira un po', ma la salita (quella della Galaverna) parte dolce (3%) poi strappa. Mica chissache', ma io sono fermo da domenica... Il resto e' stato normale amministrazione. Alla fine un'ora mezzo di bici.

Il clou e' arrivato in serata. Prima lezione di nuoto, e come tutti gli anni c'e' il fenomeno. Il fenomeno e' colui che dopo tanti anni, quest'estate ha (ri)provato l'ebbrezza del nuoto e si e' deciso a buttare giu' la buzzetta da sedentario. Siccome non corre, forse va un po' in bici , ma 20 anni fa ha nuotato (e -appunto- quest'estate ci ha riprovato ) si e' sentito un leone, e iscrittosi al corso di nuoto, alla fatidica domanda "Come nuoti?" la risposta 'e stata un'ovvio e scontato "Bene!"

Chiaramente quando ti iscrivi non ti fanno fare una prova, e le deliziose segretarie ti credono, e ti mettono nel corso "quasi master". Ovvero l'ultima corsia, la migliore, quella dove si fatica. Quella dove non si fa tecnica (se non a richiesta), ma delle vasche "a balus!"

Quest'anno il fenomeno erano 2, per di piu' ragazze. In piu' (anzi, in meno) manca Luca, in Islanda per Erasmus, e pure Edoardo ha dato forfait, quindi gia' il livello si e' abbassato. E' rimasta Sara, che va un po' piu' forte di me, Lorenzo, che lo batto solo alla distanza, e Alessandro. E queste due. Sei in due corsie, che pacchia... Ruggio dopo le rapide formalita' di controllo tessera ci intima un 400m a stile sciolto. Sara non c'e' ancora e parto io davanti (quindi gia' la velocita' e' ridotta...) e in 8 vasche doppio una delle nuove. La seconda dopo altre 2.

Vabbe', dai, sempre meglio dell'anno scorso, dove il fenomeno di allora fece 25m e gia'annaspava.. Fece 5 lezioni, una per ogni corsia (dalla piu' tosta ai principianti) salvo poi non venire piu' dalla vergogna... Ma stasera Ruggio e' fantasioso e ci fa fare remate tuffi e virate (non le avevano mai fatte, le fenomene...) e pure sui 6 x 25m gambe stile, dove mi passa anche anatroccolo svogliato mi ritrovo a superarle. Ultimi dieci minuti e loro a lezione di virata e noi un altro 400m a stile. Cinque lezioni, le do. A meta' ottobre non si faranno piu' vedere...


giovedì 17 settembre 2009

Malato.....................?

Domenica sera, rientrando da Chioggia, avevo la sensazione che in faccia mi avessero preso a cazzotti. A tutt'oggi e dopo vari tentativi di far passare il male (che poi non e' un male vero e proprio, ma la sensazione di sentire i denti) con tutti i tipi di medicine, ketoprofene, ibupofrene, paracetamolo etc., ancora non riesco ad allenarmi e a capire che cos'ho.

Di certo l'orecchio fischia, l'arcata superiore sinistra della mandibola e' dolente, ma non ho sintomi febbrili (e non posso quindi definirmi "malato") e dunque non posso fare altro che aspettare che la situazione migliori. Quindi sono 3 giorni (4 se oggi ancora persiste questa sensazione di malessere) che non nuoto, non vado in bici (beh, la pioggia non stimolava...) e non corro.

Non voglio neanche pensare che cosa devo affrontare domenica prossima (il 27), ma di certo quello che sto passando questa settimana non lo supera.

domenica 13 settembre 2009

Triathlon Sprint Sottomarina di Chioggia

E cosi' quest'anno riusciamo ad avere il rank di sprint, che erano due anni che lo ciccavo. Dopo lo sprint di San Giovanni e senza olimpici disperavo di fare un altra gara rank, ed invece, quest'anno, a Chioggia il tempo e' stato clemente, e la gara si e' svolta regolarmente.

Ieri sera, intanto, a Maddalena di Cazzano, fra Granarolo Emilia e Budrio, corsetta di attivazione, 8,5 km nella bassa bolognese, inizialmente senza pretese, poi quando a Carla e' mancato il fiato ho accelerato tanto che ho finito in progressione a 4.20/km.

Cosi' ci ritroviamo a Chioggia con Corrado, unica faccia conosciuta dopo che le iscrizioni degli amici sono arrivate tardi. In realta' ritrovo molte facce consociute: Ivan, Massimo (con i vistosissimi segni del tocco del medusa monegasca), Lucone, Luigi (visto nel mezzo di Montecarlo nel 2008), Nitroglicerina, e un altro che non ho riconsociuto. Ragazzi, un abbraccio a tutti.

Ero venuto qua 2 anni fa e ci avevo rimesso una ruota, quest'anno gli Oackley... Vabbe' cosi' imparo a dimenticarli. La gara e' volata via bene, mi ero ripromesso di tirarmi il collo e cosi' ho fatto, al 70% nel nuoto, 80% nella bici (quasi tutta da solo...) e al 100% nella corsa, dove ho stampato un passo record: 5.02/km. Cosi' ho fatto un'iniezione di fiducia, anche.

Ottimo anche il pasta party, con pasta e affettati, e grazie a Corrado (che non ha terminato la gara perche' gli hanno rubato una scarpa da corsa!) anche Carla ha potuto godere di tanta abbondanza.

La corsa di Maddalena di Cazzano
La frazione in bici dello Sprint
La frazione di corsa dello Sprint

venerdì 11 settembre 2009

Montecarlo 2009 - le foto ufficiali

La mass start


L'uscita dal mare (con calma....)


Comincia la bici...






Dai, ancora un paio di curve..

Ecco la zona cambio....


Ecco, la curva Fairmont, quella del tornantino


Una delle 4 discese dal Casino'


Rettilineo finale...


Ancora pochi metri...


E il terzo mezzo e' in saccoccia!


Eccomi sorridente con la medaglia, come sempre...

Passion Restaurant


Quale giudizio si puo' dare di un ristorante dove si e' cenato e la mattina dopo si ha ancora il fritto che gira nello stomaco? Ecco, ci siamo capiti.

Purtroppo il Passion Restaurant, che pomposamente fa pubblicita' da un mese con lo slogan "La cucina inglese e' finalmente sbarcata nella patria del tortellino", e' meglio che spenda meno in pubblicita' e piu' in qualita'.

Nella pubblicita' (paginone centrale del Carlino), c'e' pure il menu', e sul cibo nulla da dire, i piatti sembrano "very english": fish&chips, ploughmans' lunch, fish pie, roast-beef, pudding, cheesecake, cheese board.... Insomma, la tentazione e' forte, e cosi' ieri sera, presi da raptus ci siamo decisi: proviamo l'inglese!

Sono le 20.15 e il locale e' quasi vuoto. Cosa molto strana, perche' a Bologna, tutti (e dico tutti) i ristoranti sembrano vivere un momento di gloria, e tranne il giorno di chiusura, sono tutti sempre pieni o pienotti. Vabbe', e' nuovo, lo conoscono in pochi.

Ci accomodiamo nella sala interna e in paio campeggia il "Riservato". Il menu' e' quello gia' visto sul giornale, e se per il cibo e' full english, la scelta di vini internazionali ci puo' stare, ma -visto che in Gran Bretagna la birra e' la bevanda nazionale- mi aspettavo un'ampia scelta di birre, soprattutto inglesi/irlandesi e vieppiu' alla spina... Meanbrea 1846, Corona, Slalom Lager (scozzese) e Guinness. Tutte in bottiglia. La tentazione di prendere acqua del rubinetto e' stata molto forte. Alla fine Carla ha scelto la Menabrea ed io la Guinness, ma gia' non eravamo predisposti a favore.

Fish & Chips entrambi. Certo, il ricordo recente del week end a Londra (con dei F&C da far saltare via i calzettini dalle scarpe) non ha favorito il confronto, ma qui e' come sparare sulla Croce Rossa. Quantita' media di pesce, scarsissima di patate (una decina di pezzi). Untissimo il tutto. Due salsine, una ai piselli ed una maionese con ingredienti che non ricordo, in quantita' bebe', tanto che "pur centellinandole" a meta' ero senza condimento.

Ho chiesto l'aceto per asciugare l'unto, il cameriere porta il balsamico. Ok, apprezzo, ma non volevo uccidere i sapori... Il pesce era buono, al di la' dell'unto, ma le lische non me le aspetto. E soprattutto mi aspetto tocchetti, non un filetto intero (veramente potrei anche dire che a Londra c'era una certa scelta del tipo di pesce e non uno solo....)

Ah, si', il pane... Avete presente la cioppetta della stazione che dopo due morsi non andava ne' su ne' giu'? Ecco. 4 fette sottili, neanche un po' abbrustolite. E 2 mini pack di burro, di quelli che troviamo negli hotel a colazione, comunissimo burro italiano, oltretutto... Ma come, ti fai arrivare la carne dal Regno e non c'e' spazio nel cartone per un burro inglese? Ma va ban a caghèr!

A quel punto abbiamo evitato di "assaggiare" altro, e abbiamo chiuso qua. Conto nella norma (?) ovvero 37 euro, 15+15+3+4, senza coperto ne' servizio, almeno. A proposito...

Il cameriere. Ci e' o ci fa? Speriamo la seconda, perche' non puoi venire a dirmi "Ah, ha finito tutto allora e' andato tutto bene....", perche' io che sono molto gentile abbozzo, uno meno gentile avrebbe detto "Si, ma perche' avevo molta fame". Almeno ha raccolto i nostri appunti promettendo di tenerne conto.

Forse, in futuro, proveremo qualche piatto di carne, ma se le premesse sono queste, il locale e' destinato a chiudere molto in fretta.


Ieri mattina corsa alla morte con Gianni su per gli strappi di Castelletto, con tentativo di far salire il cuore. Quasi un'ora per quasi 10km. E' l'Elba si avvicina....

La corsa

mercoledì 9 settembre 2009

Montecarlo 2009 - Flan de la maison



Il flan e' un dolce alla crema, piuttosto tipico della costa azzurra (ma si trova in tutta la Francia), e di cui gia' l'anno scorso avevamo fatto scorpacciate (di fette). Quest'anno abbiamo raffinato la nostra curiosita' e abbiamo provato il flan di almeno 5 pasticcerie/panetterie fra Beausoleil e Montecarlo. Abbiamo provato 3 pasticcerie su Rue des Mulin e il fornaio dell'U-Marchet a Montecarlo e "Il Fornaio" a Beausoleil, non trovandola in altri posti (per lo piu' perche' finita o perche' con altri ingredienti, come albicocche, cocco o frutti rossi).

.......And the winner is.....
Il Fornaio di Beausoleil, Avenue de Verdun, giusto di fronte all'Ufficio Turistico! Provare per credere...

martedì 8 settembre 2009

Montecarlo 2009 - foto medaglia

Fronte....

e retro della maglia.

Montecarlo 2009 - prime foto

Only the mermaids (il Greguràtt, io e Alessandro)...


Il sole sta per sorgere....


Tutto e' pronto...


Partiti!


Lo starter d'eccezione......


Nazario nella corsa (io ero in bici)


il Greguràtt di corsa (ero sempre in bici...)


Eccomi all'arrivo in bici...


Ed eccomi entrare in T2


Via di corsa, ora...


All'arrivo!

lunedì 7 settembre 2009

Montecarlo 2009 - Jour 5



Mah. Il giorno dopo. Oddio, ai complimenti immeritati (Mirco, Giulio, Emanuela su FB, altri via mail, altri di persona, altri via SMS) dico che la prossima andra' meglio (se ancora qualcuno avra' fiducia in me), e che dal fondo non posso che risalire... Poi, per consolarmi (un po'...) mi ripeto che ne ho 1065 davanti e migliaia dietro, tra quelli arrivati dietro, tra quelli che non hanno finito, quelli squalificati, quelli a bordo gara, quelli in spiaggia e tutti quelli che non sanno cos'e' il triathlon.... figuriamoci un 70.3.

Pero' mi dispiace essere arrivato al 6 settembre cosi' malconcio, e con l'Elba in prospettiva. Non avevo certo velleita' di nessun tipo, ma insomma di finire dignitosamente, magari si'. Rimane l'incredibile atmosfera di Montecarlo, con oramai nessun ricordo della gara, ma con uno charme difficile da lasciare, con tanta nostalgia gia' prima di partire. Mi tocchera' tornare? Io che odio rifare le stesse gare, qui e' difficile dire "non torno piu!" Ourevoire, Montecarlò...


domenica 6 settembre 2009

Montecarlo - Jour 4


Il giorno della gara. Ho dormito bene, ieri sera, i rampolli monegaschi hanno preferito la baldoria in casa, evidentemente.... Certo che alcuni erano in giro stamattina, belli fatti e ubriachi. Che pena fa vedere buttare via la vita (o il fegato) cosi'...

Solito tran tran in zona transizione fino alla chiusura della cerniera della muta: 15 minuti dallo start. Corrado, l'accompagnatore non in gara, si offre ed io mi dimentico di dirgli che la Orca mi va un po' stretta nel giro vita, e tirando uno strattone la cerniera esce dalla guida.... Panico.... Alcuni secondi di puro terrore, dove mi passano tutte le soluzioni... Poi, per puro caso Corrado stesso ha la sua in auto, nel parcheggio. Va e torna volando, perche' indosso la sua muta (Zoot) che mancano 5 minuti. Comincio a pensare che io e Montecarlo dobbiamo incontrarci per altri motivi e non per un mezzo ironman....

Si parte, un paio di minuti di ritardo perche' e' il Principe Alberto che ci da il via, e sebbene con solo 2 guardie del corpo immaginiamo che la procedura sia stata un po' brigosa... Come l'anno scorso, la tonnara e' allucinante, e prendo un sacco di botte per tutti i 1900m. Al largo e' pieno di meduse, e molti (Nazario sul naso, Gianni sulla guancia, Massimo Cigana sul collo) ne sono vittime.

Io le vedo sotto di me, anche vicine, e spero... Per fortuna non mi toccano. Esco un paio di minuti sopra il tempo 2008 (40'26"), ma poi i tempi sono comunque tutti piu' alti. Esco in bici a 47 minuti, cosa ho fatto in T1? Ecco, ci siamo, la Turbie, Col de Guerre. Durissimi, ma cerco di tenere la gamba. Ovviamente troppo. Il Col de Nice e il successivo di Calaisson mi uccidono, ma la botta finale (stavolta) me la da' il Laghet. Non solo, ma uno steward mi manda pure dalla parte sbagliata, e quindi alla fine, a Montecarlo, alla maledetta rotonda su 2 piani, mi faccio pure un paio di km in piu'.... Ma cio' non giustifica che uscito 652imo dall'acqua, mi ritrovo alla fine della bici 1071imo... Devo fare molti allenamenti in bici, mi sa....

Nella mezza maratona la debacle assume i contorni della disfatta. Al 2h 10' del 2008, oppongo oggi un modestissimo 2h 30', senza alcuna giustificazione. Insomma una bella lezione, con Nazario che stampa 5h 00, Greguràtt 5h 10', Gianni 6h 09' con un miglioramento si 11 minuti. 7h e 31 alla fine, ma comunque e' medaglai, ma oggi vale poco... Ora ho l'IM della Elba, e ci vado un po' con lo spirito da dead man walking. Poi nel 2010 ragionero'.

sabato 5 settembre 2009

Montecarlo - Jour 3


Il sabato pregara e' sempre il giorno degli incontri... Stamattina in spiaggia con il Greguràtt e Alessandro, il compagno di merende (ma non in gara) di questo mezzo IM, a seguire la consegna del pacco gara ritirato ieri per Mimmo, che dice essere mio lettore (una bella voglia anche lui....) a Gianni, che si e' portato anche lui la claque, composta da moglie e figlia. Poi e' stata la volta di Mauro (quinta edizione dell'IM Monaco e quinta sua presenza) con famiglia, altro habitué di questi lidi, avendo casa a Nizza, ed infine Corrado, il fido sparring partner anch'egli non in gara.

In zona expo anche Nazario, in gran forma e pronto alla contesa. Il gruppetto si e' arricchito di Giovanni (mio cugino) e Nicola, questi in gara, mio cugino reduce da un volo in moto che lo ha costretto a rimandare all'anno prossimo la partecipazione. Infine con il Greguràtt e Ale un paio di bracciate, oggi l'acqua era molto fredda -sia pure meno mossa- cosi' siamo rimasti piu' a riva.

Intanto Mimmo, con tenuta originale si recava in un noto negozio di borse e solo con lo spiegamento di fogli rosati ha ottenuto udienza. Certo che oramai sono abituati ai russi, ma se magari non si fosse presentato in sandalo, bermuda Champion di una vecchia tuta e maglia auto didascalica...

Nel pomeriggio check in della bici e delle sacche, con le solite procedure un po' troppo burocratiche (se magari spendessero piu' soldi nella sorveglianza della bici...) che ci hanno costretto a discrete file. Comunque tutto si decideva oggi, perche' domani sara' impossibile accedere alle sacche e dunque, ancora ho lasciato le scarpe da bici nella sacca. Ultimamente non mi sono allenato molto nelle partenze bici con scarpe attaccate...

La serata sta scorrendo via tranquilla, sperando che il sabato monegasco non esploda nel cuore della notte (come avvenne l'anno scorso) permettendomi di presentarmi in zona start bello riposato.


Montecarlo 2009 - Jour 2

Eh, se domenica ci sara' un vento cosi', voleremo. Per timore di -appunto- volare via non mi sono avventurato in bici, ma solo in mare, dentro gli scogli e la rete anti meduse del Larvotto, la spiaggia da cui partiremo. E si ballava un bel po'. Il problema maggiore sara' vedere le boe, se rimane cosi' mosso, ed anche non ubriacarsi.

Poi mi sono registrato, ho comprato un asciugamano, una maglia con tutti i nomi dei partecipanti e qualche altra inutilita'. Il pacco gara contiene uno zaino (o meglio il tutto era dentro lo zaino...) un pennacchio da attaccare al casco, con la bandiera italiana e pubblicita' varie.

Poi, dopo un pranzo frugale, oggi pomeriggio siamo andati con il bus alla residenza del Re Alberto, e abbiamo gironzolato per la citta' vecchia, con i carrugi (le vie strette del centro storico) piene di negozietti. Qualche acquisto, ma niente di memorabile...

La serata invece tutta dedicata alla zona del Casino, con i macchinoni (Bentley e Ferrari su tutte) a farla da padroni nel parcheggio. Noi ci siamo accontentati di 5 euro alle slot, perse in un tempo ragionevole.

giovedì 3 settembre 2009

Montecarlo 2009 - Jour 1

Eccoci qua, di nuovo a Montecarlo -residence Giardini di Elisa-, dopo il noioso viaggio da Bologna. Siamo partiticon un po' di magone, perche' il nostro gatto bianco sembra veramente al capolinea della sua stupenda vita, e non sappiamo se al nostro ritorno sara' ancora vivo.

Di nuovo c'e' la presenza di Barbara, nipote ventenne di Carla che avendo qualche giorno (e noi un appartamento per 4 persone) ha deciso di aggregarsi, per vedere che gente c'e' qua... Per oggi tra spesa e giro turistico ho gia' fatto allenamento...

mercoledì 2 settembre 2009

Pronti, again

Sembra che gli allenamenti a scartamento ridotto diano qualche frutto, ovvero mi abbiano consentito di recuperare un po' della stanchezza che mi porto dietro dall'1-2 ironman di giungo/luglio. E quindi eccomi qua, pronto a ripartire. Il mezzo di Montecarlo, domenica.

Intanto, lunedi un bel riposo, Ieri un po' di corsa, (45' con 5 accelerazioni fuori soglia) e nel pomeriggio nuoto, con 5 x 100 a stile (con pullbuoy) alternando forti a sciolti. Con tempi che non ricordavo, ovvero sull'1.45/100m.

Stamattina un'oretta di bici, con successiva messa a punto della bici da Salieri, dove Gianluca e il Negro sono stati tanto carini che mi prestano una 303 (quella con il Negro ha vinto la Oetztaler, che onore!) con cui faro' la bici di Montecarlo. Quindi lavaggio, nastro nuovo, una registrata al cambio e.... non ho piu' scuse.

La corsa
La bici