A Fabio, 5 aprile 2009.

venerdì 31 dicembre 2010

Nel mio piccolo...




Visto che il presidente del Brasile, un paese che si distingue soprattutto per essere pericoloso gia' dal tragitto aeroporto-centro di Rio (l'autostrada che che li collega passa in mezzo a due favelas che spesso si fanno guerra usando come campo di battaglia proprio l'autostrada), per mandare i militari nelle favelas a sparare ad alzo zero contro i bambini e per la disinvoltura delle donne locali, questo presidente (Lula) che si permette di dire che nel nostro paese un criminale responsabile
di 4 omicidi, in prima persona o come mandante, e di aver costretto sulla sedia a rotelle una persona condannato in tutti gli ordini di giudizio non verra' estradato per scontare la giusta pena (2 ergastoli, che come sappiamo non li sconterebbe mai) per "motivi umanitari" perche' (a suo dire, di Lula) non sarebbe garantita la sua (del criminale....) sicurezza, ho deciso nel mio piccolo, di non andare mai piu' in Brasile e di non comprare, usare o mangiare piu' articoli o merci brasiliani.



Che poi, in verita', la cosa che mi da piu' fastidio non e' tanto la vicenda di Battisti in se' (spero vivamente che si trovi il sistema di ingaggiare un killer di professione che gli spari un proiettile calibro .50 BMG -il primo a sinistra nella foto- in fronte fuori dalla prigione, al primo accenno di sorriso ebete), quanto il fatto che mi si venga a dire che in Italia un carcerato non e' garantito in carcere (non sto parlando di stato di fermo dove ti trattengono nei sotterranei delle caserme, e li' "che Dio ti aiuti" davvero).

Insomma, che me lo venga a dire il primo ministro norvegese, posso anche sopportarlo. Ma che me lo venga a dire il presidente di un paese come il Brasile, dove ancora prima di finire in carcere la tua vita e' appesa ad un filo (specie se sei turista) beh, per questo "sono incazzato nero e tutto questo non lo sopporto piu'" (immaginatemi pure anche alla finestra ad urlarlo a squaciagola).



martedì 28 dicembre 2010

Welcome back!

Tornato, anche se non ci speravo piu'. Ieri mattina il termometro sembrava girato sotto sopra. Dopo 3 giorni fra i 5/6 ed i 2 gradi, la botta e' stata notevole: meno dodici, alle 10 di mattina, poi. Di notte hanno detto meno ventidue. Verso le sei mi e' venuto lo scrupolo che il gasolio del mio Pajero fosse "inadeguato", ma la mia risposta e' stata che -in fondo- anche a Bologna era stato molto freddo (sottozero sicuro), quindi avevano "certamente" distribuito il gasolio invernale anche da noi.

Tutto pronto (o quasi) per partire vado per accendere la macchina. Un posteggio piu' all'ombra non potevo trovarlo, e -se possibile- era anche piu' freddo. Ma la macchina non fa una piega, giro la chiave e si accende. Non faccio neanche a tempo a dire "E vai!" che si spegne. Oddio. E mo'? Provo e riprovo, niente. Morta. Alla fine (con la batteria che sembrava scaricarsi) mi rassegno e faccio chiamare il meccanico. Tralascio la conversazione in cui mi rinfaccia di non aver fatto rifornimento con gasolio artico, di non aver messo neanche un additivo e insomma che non si tratta cosi' un auto. Insomma un padre degenere.

Poi accade l'imprevisto... Uno degli ospiti parte e non arriva neanche in fondo alla discesa che si ferma... Lui ha tre figlie, e quindi dopo un rapido consulto mentre liberano la mia (che era anche posteggiata fra 2 altre auto) ilmeccanico gli traina la sua. Io sconsolato e rassegnato provo un'ultima volta.... Si accende (ma l'aveva gia' fatto di accendersi e poi rispegnersi).... Stavolta no: rimane accesa....dai....si! Riesco a muoverla, poi mi metto a 3000 giri in attesa che si scaldi.

Mi consigliano di fare dei giri intorno al parcheggio, e come un criceto ne faccio uno, due, fino a 5, quanto torna il meccanico, il quale grida al miracolo, perche' un po' puo' stare accesa, ma la paraffina si congela nel filtro e non e' possibile., insomma che strano, ma oramai e' calda, mah, e se poi per strada ti fermi, ci vuole il carro-attrezzi... Terrorizzato gli chiedo di venire con me fino dal benzinaio, in paese, per metterci il famoso gasolio artico..

Insomma alle 17 sono a Bologna, pronto per la seduta di nuoto master delle 19 e 30, stavolta viene anche Carla. Lei nuoto libero, io un 2000 metri di cui molti di gambe. Per il rotto della cuffia, stavolta...

domenica 26 dicembre 2010

Nova Ponente 3


E dopo la pioggia e la neve venne il sereno. Solo in serata, perche' stamattina era nuvoloso con neve fine fine. Chiaramente domani, che dobbiamo ripartire sara' una giornata splendida.... Stamattina finalmente ci siamo "dati una mossa", facendo l'escursione per Pietralba, un bel sentiero in mezzo al bosco e la neve alle caviglie.

Pero' io ero sveglio dalle 7 e mezzo, visto che alle 8 mi aspettava Barbara per il massaggio piu' impacco: bellissimo il primo, un po' troppo al vapore il secondo, con il latte all'arnica ed iperico ad odorarmi per tutta la mattinata. Poi, dopo una abbondante (ma non eccessiva) colazione, finalmente una escursione.

Vestiti di tutto punto (ho anche messo le ghette...) siamo partiti dall'hotel (scoprendo finalmente le piste da fondo, da discesa e da slittino vicinissime). E seguendo le indicazioni (e i cartelli) ci siamo avventurati su questo sentiero "della sega vecchia" che solo nel finale ci ha impegnato duramente (150m di dislivello in un km, con la neve a meta' polpaccio!), avendo optato per lo strappone ripido ma corto. Alla fine 4 km e mezzo in un'ora e un po', ma per il ritorno ho optato per l'autobus, considerando le mie difficolta' a scendere per un pendio.




A seguire un clichee' consolidato: passaggio in sauna finlandese (15 minuti di sofferenza e noia) tisana depurativa e poi su al buffet della merenda, saggiamente a cavallo delle 15 quando inseriscono i dolci, ed anche stavolata strudel, sacher e panna.... Infine pomeriggio in camera, io a seguire "Bianco, rosso e verdone", Carla a massaggio pure lei e poi a seguire il film con me. Dopo l'ottima cena passeggiata fino in paese con temperatura rigida (-5, almeno).


Tutto bene, quindi? Si e no. Quest'hotel fa parte del circuito Vitalpina Hotel Alto Adige, dove tutto e' naturale, ecologico e a "km zero". Poi, pero' mi mettono la temperatura in camera a 35 gradi, consumando lira di dio di gas! Alla fine siamo stati costretti a spegnere completamente il termosifone in camera (dotato di termostato) eppure quello del bagno (non regolabile) scaldava la camera oltre il tollerabile. Chiesto lumi alla reception di questa incongruenza la risposta e' stata lacunosa: non sono riusciti a dosare bene la temperatura perche' prima del nostro arrivo si erano toccati i meno16 e quindi ci voleva ancora qualche giorno di assestamento....







sabato 25 dicembre 2010

Nova Ponente 2

Naturalmente l'hotel e' dotato di zona welness piu' "classica" e gratuita, con saune (5: al pino mugo, classica, finlandese -con annessa uscita sulla neve- e altre a temperatrure diverse), bagno turco, massaggio ai piedi del dott. Kneipp (una vasca fredda una calda...), vasca al fieno fresco, infrarossi, sala lettini ad acqua, sala rilassante a 45 gradi con profumo di rosa, ed una sala relax.
Inoltre docce di vario tipo, solarium e zona tisana, con sempre acqua bollente a cui aggiungere un filtro di erbe. Tutto bellissimo, ma dopo l'entusiasmo iniziale (il primo giorno cioe') io trovo queste pratiche assolutamente noiose. Gia' c'e' l'imbarazzo di trovarsi nudi (e' specificato chiaramente che non si deve indossare in sauna) con sconosciuti (cosa cui noi non siamo abituati), magari con attempati vecchietti (e vecchiette) i quali piu' che di una sauna avrebbero bisogno di un miracolo.
Oggi dunque praticamente la sverzura della welness si e' limitata ad 7 minuti e mezzo di sauna al pino, un po' di infrarossi, sauna finlandese e uscita nella neve (solo chi mi ha visto!!) e una sana dormita sul lettino ad acqua. Ma prima (stamattina) -sotto una fitta nevicata- abbiamo fatto un giro in auto (con le gomme da neve e la 4x4 inserita non ha fatto una piega!), per vedere Oberegger ("non c'e' paese, zolo tieci alperki e sciovie per skiare, sig-nore!", la risposta alla nostra curiosita' di visitare paese...) e quindi dieci minuti e siamo tornati verso Nova Ponente, per allungarci al Santuario della Madonna di Pietralba (seconda foto), vera e propria cattedrale nella neve (per chi e' della mia zona avete presente la chiesa di Mascarino?) gestita dai Servi di Maria. Qui sotto come si presenta. Tutt'attorno neve boschi e null'altro.




Infine un po' di foto. Subito le Salomon di cui parlavo ieri.



Ed ecco due immagini del buffet di merenda.... pane e companatico...











venerdì 24 dicembre 2010

Nova Ponente

Non chiedetemi perche'. Ma quest'anno (anche) sono finito in un posto freddo. In montagna, cioe'. Posso solo dire (e non ci sara' tortura che mi possa far dire di piu') che dovevo non essere a Bologna in questi giorni.
E comunque a parte il piccolo particolare che siamo in una valle un po' dismessa, molto fondistica (e ciclistica d'estate, qua vicino c'e il passo Lavazze'), che l'hotel, un 4 stelle dal un nome impronunciabile "Pfoesl", e' semplicemente in mezzo al nulla (il paese e' a 10-15 minuti di cammino) e a parte che sono 2 giorni che piove, mi si vede in giro con un sorriso stampato un po' ebete (la stranezza sta nel fatto che in montagna io sono sempre imbronciato...).
Sono (siamo, c'e' anche Carla) qui solo per 4 giorni, ma sono pronto ad ogni evenienza: saputo che dall'hotel parte una pista da fondo di 26 km, sono attrezzato con gli sci (che sono poi del secolo scorso). Casomai (come sembra) diventasse improbabile la sciata (ma non ero io quello che aveva giurato che non avrebbe mai piu' inforcato gli sci da fondo?), ho le ciaspole. Se anche sulle ciaspole facessi concorrenza a Ridolini, l'ultima ratio si chiama(no) Salomon SpeedCross 2 GTX, ovvero scarpe da trail che sui numerosi sentieri vanno da sole.
Il rovescio della medaglia e' pero' che ne' io ne' Carla troviamo l'acqua nel mare: come oggi, ad esempio, che volevamo fare una passeggiata alla chiesetta Sant'Agata (niente di che, solo per darci una mossa, un'oretta di cammino) non siamo riusciti a trovare la strada giusta. Insomma passeggiata si, ma visto poco o niente oltre alla partenza di una pista da fondo (vuota e molto acquitrinosa). Neanche il paesaggio ha aiutato: una fitta nebbia ci ha impedito di godere di una vista decente, quindi solo neve, staccionate e grigiore.
La nota veramente dolente (per me, ovviamente) e' la cucina. Qui si usa la pensione 3/4, ovvero al posto del pranzo si fa la merenda. Merenda a buffet che non ha nulla d ainvidiare ad un pranzo e hai voglia a giustificare con il fatto che e' bio, naturale, a km zero ecc.: lo strudel (oltre che eccellente) non e' affatto dietetetico... tanto meno se accompagnato da panna montata (da urlo, e da latte di alpeggio).
Quindi il chiletto perso in un frustrante dicembre e' pienamente ripreso, contando una colazione eccezionale (a buffet) e una cena non meno eccellente (3 portate minimo). Ed e' passato un solo giorno...
Dunque che fare per passare il tempo oltre a quanto gia' pensato e messo in atto? Un'occhiata alla welness e il portafoglio si apre come per magia. Oggi peeling e massaggio al pino mugo, domenica massaggio e impacco. (tecnicamente alpine healthcare arnica montana & iperico).
Bello, si. Ma vuoi mettere un margarita in Ocean drive?

martedì 21 dicembre 2010

Pari e patta

Un colpo di pedale, un moccolo. Pari e patta. Con un tempo cosi' gia' rifugiarsi in una piscina riesce difficile, correre difficilissimo, andare in bici no. Proprio no. E allora rulli. Come detto al tempo dell'acquisto, mi sono dotato di RealAxiom, con interfaccia PC e videocorse. Come per il giro di corsa ai Giardini Margherita -che uso come ultima ratio ed in caso di allenamenti ridotti- i rulli sono da dosare con giudizio, pena la lobotomizzazione totale del cervello.

Perche' si', va bene il filmatino che distrae (e dosa lo sforzo senza intervento umano) va bene Nikki (o la Pina e Diego, o Albertino) in sottofondo ma la vista e' sempre quella di un corridoio buio davanti, una libreria a destra e a sinistra, un tappetino ex yoga sotto. E poi i 20 gradi casalinghi in poco tempo diventano 40 sui rulli. Con sudorazione stile sauna finlandese e conseguente lago sotto la bici. Tacendo di qualche gatto suicida che vuole capire perche' quella gamba si muove in tondo.

Cosi' ieri sera, dopo che per tutto il pomeriggio cercavo di rimandare l'ineluttabile, sono salito sulla bici fissata ai rulli (visibile nella foto sotto dietro di me), attaccato il tutto al pc, e fatta partire gli ultimi 30 chilometri della Milano-Sanremo, mi sono infilato in una cosa piu' grande di me. Esercizio a parte (serie di variazioni di cadenza), ho affrontato la salita della Cipressa e del Poggio, e meno male che ero sui rulli, senno' se fossi stato veramente sui pedali mi sarei ribaltato, tanto ero in souplesse. Un colpo di pedale, un moccolo.

Temo che il famosissimo triathlon di Sanremo non mi annoverera' mai nei partenti, tanto meno fra i finisher. Anche se si affronta solo il Poggio (ma per 2 volte). Quindi corro e nuoto, affrontando sbalzi di temperatura incredibili, ma almeno aiuto il corpo ad ridurre gli eccessi post NY.

Ora qualche giorno di riposo, poi si riparte.

mercoledì 15 dicembre 2010

Sanmichele

Momenti di un'altra vita....



martedì 14 dicembre 2010

Fatica

Il programma di allenamento che il coach mi ha propinato per queste prime settimane dopo NY sembra piu'adatto ad un sedentario che vuole iniziare a muoversi, eppure al decimo giorno mi sento come investito da un TIR. Non una zona del mio corpo e' indenne da doloretti,, piu' o meno intensi.

Oggi non avevo nessunissima voglia di correre, dopo che ieri mi ero sparato 36 km di bici a Riccione, rischiando i geloni ai piedi perche mi ero dimenticato i sovrascarpe, eppuire ieri sera ho anche avuto la forza di andare in piscina, nonostante cascassi dalla stanchezza, vasca dopo vasca, alla classica cantilena"ancora una e poi vado", sono arrivato in fondo, 3000 metri cosi', senza colpo ferire con delle "drenate" stile ciclistico come dei 25m ultrasprint in serie.

Dunque stamattina nessuna voglia di correre, ma Vincenzo mi ha detto che in fondo 40 minuti di corsa mi avrebbero fatto solo bene (accidenti anche a lui), e allora mi sono avventurato nel gelo della ciclabile dietro l'antistadio (poi, il riscaldamento globale?) e ho fatto il mio compitino. Pure bene. Ma rimango della mia, che mi avrebbe fatto meglio una bella giornata di riposo...

domenica 12 dicembre 2010

Sopravvissuto!

E la prima settimana di allenamenti dopo un mese di stop e' andata. Pensavo peggio, perche' in fondo ho fatto tutto il programmino del coach (sempre l'ottimo Costa) tranne una seduta di nuoto che cadeva di mercoledi (l'8), ma sono anche riuscito ad uscire in strada con la bici. E questo e' sicuramente un evento.

Comunque lunedi seduta di nuoto coi Master e -come al solito- sono uscito abbastanza distrutto, considerando che al mattino mi ero messo sui rulli. Martedi la corsa, ad un mese esatto da NY e con una sola (imbarazzante) uscita meta' novembre. Giovedi nuova seduta di corsa, al mattino, come piace a me, ed e' andato tutto bene (beh, ora le sedute sono quasi "elementari", con semplici variazioni di ritmo sul lento e qualche allungo finale), poi nel pomeriggio seduta tecnica di Carla all'antistadio, seguita dal tecnico Vincenzo che l'ha guidata con pazienza verso i misteri della tecnica di corsa (skip, rullate, corsa calciata, affondi, saltelli....)

Venerdi, dato che avevo riposato mercoledi, ho -come dicevo- eroicamente preso la bici e mi sono infilato su per la Val di Zena, complice anche una temperatura piu' consona alla primavera (10 gradi), sebbene salendo il freschino si sia accentuato un po'. Ieri, comunque altra seduta di bici, stavolta sui rulli, ed oggi chiusura (in bellezza si direbbe) con la Camminata C.S.I. a Casalecchio, lungo il Reno. 9 km (allungando il percorso "alter") dato che 50' erano stretti nei 7 km canonici. Passo medio finale di 5.33/km, considerando che 42 erano di lento, non sembrano male. Freddissimo, pero'.

Domani si riparte, anche se le gambe sono piuttosto provate.

La seduta di corsa di martedi
La seduta di corsa di giovedi
L'uscita in bici di venerdi
La camminata di oggi

lunedì 6 dicembre 2010

Riparto...

Oggi riparto. Programma ambizioso per il ventiundici: 2 Ironman, 1 mezzo, diverse Granfondo (fra cui la Maratona dles Dolomites) non so quante (non dipende da me) maratonine e una o due maratone (vale sempre il "non dipende da me").

Troppo? Alla luce del fatto che qualche serie di misti (delfino, nello specifico) mi ha inchiodato la schiena, si, ma siccome io il delfino lo posso "evitare" (Marco permettendo), ecco che un problema e' risolto.

Quindi, nuovo programma, da oggi, cosi' come stop -sempre da oggi- agli abusi e strausi del mio fisico (il fegato ringrazia gia'). Riparto da 88 kg (ma erano 89,4 giovedi scorso) ed una mollezza generale che grida vendetta. Cosi' oggi, stante un clima non certo sub equatoriale, ho montato la bici sui rulli e via, un'ora a pedalare seguendo a video i poliziotti lungo le via di Palermo, teatro della crono di qualche Giro d'Italia fa. 3 blocchi da 20 minuti composti da 5' a 70-75 rpm + 5' a 90-95 rpm per 2. Sudata bestiale, gambe molli, ma morale altissimo.

Lo schema degli allenamenti settimanale sara' 2-3-3, con 2 sedute di nuoto, 3 di bici e 3 di corsa, per ora con tempi umani (un'oretta al massimo), certo che me lo sogno l'inverno 2007, quando si ando' in bici anche in gennaio, con temperature quasi primaverili. Con la neve che abbiamo avuto a fine novembre possiamo finalmente archiviare le Cassandre del riscaldamento globale.

E' forse un po' che non parlo dei bravi giovani che occupano e preoccupano Scienze Politiche? Si, e' vero, hanno fatto diverse feste (una durata tutta la notte appena tornati da NY, che carini!) e adesso e' una settimana che occupano (attivita' topica dalle 11 alle 3 del mattino). Ma "glielo data su'" a chiamare polizia vigili, carabinieri e a farmi un fegato cosi': tanto era tutto inutile.

Ho comprato negli States dei tappi per le orecchie che azzerano i rumori e con questi gia' non sento nulla, ma inoltre grazie alle loro feste mi hanno fatto scoprire che cambiando (entro fine anno) infissi e finestre l'anno prossimo detrarro' il 55% dalle tasse. Quasi quasi li vado a ringraziare... Finestre con vetro antirumore, che oltretutto mi faranno anche risparmiare sulla bolletta del gas. Sisi li devo proprio ringraziare! Anzi, mandero' un bel pacco regalo al preside, l'imbelle funzionario pubblico che permette di occupare un bene pubblico senza reagire.