A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 29 maggio 2011

Dura riprendere...

E dunque dopo una settimana di sosta piano piano riprendiamo il ritmo, perche' Lake Placid e' li che arriva... La scorsa settimana ero partito bene: una bella corsetta domenica, bici lunedi, corsa martedi (piu' un assaggio in bici di 595) e pero' mercoledi ho saltato la bici (pero' ho nuotato con i master), dato che a Riccione i lavori hanno portato via troppo tempo, ed io dovevo anche passare da Forli' per le nuove divise.... Quindi giovedi un bel giro di corsa ai Giardini Margherita, come i primi tempi, e solo sabato sono riuscito a tornare di nuovo in bici.

Tremendo, riprendere. Comunque questa settimana sono partito bene, altre due ore furiose in bici, sempre sulla fondovalle Savena, che insieme alla Zola-Monte Pastore saranno le salite lunghe (beh, meglio definirle "falsopiano in salita") che mi porteranno a Lake Placid. Certo ora 60 km li reggo bene, ma presto aumentero' i chilometraggi, senza arrivare ai super combinati di un certo Roberto G. che per Klagenfurt si spara dei 150km + 35km. Certo, lui deve esordire sulla distanza, e sono certo che ha anche i numeri per tempi a cifre dispari, sempre che non si ammazzi di combinati...

Fra qui e Lake Placid non faro' solo allenamenti, ma il 12 giugno avro' la staffetta dei Saragozza Boys a Pescara, dove nuotero' (starting time ore 12.30), la Maratona dles Dolomites (granfondo imperdibile) e qualche triathlon sparso qui e la': lo sprint di San Giovanni il 2 giugno, ad esempio...) Insomma le solite promesse di marinaio fatte a Carla ad inizio anno (non gareggero' piu' cosi tanto!)... E meno male che ha deciso di saltare un anno la maratona, lei, senno' c'era pure questa...

Pero' i posti in cui andremo saranno favolosi, senz'altro, e vedremo posti nuovi, sia negli States sia in Galles, a settembre.

Intanto sono arrivate le foto di Orlando (perche' qualcuno non e' su Facebook...)

venerdì 20 maggio 2011

Vendetta tremenda vendetta!

Sul volo di ritorno, noi eravamo nella fila 3, e nella fila 2 c'era un'arrogante ed attempata signora che e' salita con 2 trolley (ma in business ci sta) con il telefonino attaccato all'orecchio. Guardandomi come un fattorino mi ha sussurrato di metterle uno dei due trolley nella cappelliera, ed io, che mio malgrado anche in queste occasioni sono educato, ho provveduto.

Ha continuato a parlare al telefonino ben oltre la chiusura delle porte, tant'e' che l'hostess ha dovuto intimarle lo spegnimento, cosa che molti di noi hanno notato non facesse. L'atteggiamento strafottente e' continuato per i 40 minuti del volo, con richieste "particolari" e risposte piccate.

Il top e' arrivato a pochi metri dalla pista, in pieno atterraggio, quando (ancora da definire se avesse chiamato o ricevuto una chiamata) codesta parlava platealmente al cellulare. l'hostess come un fulmine l'ha redarguita, e intimato di smettere, lei ci ha messo un po' a capire (diciamo cosi'). Personalmente certi atteggiamenti mi fanno venire la mosca al naso, e, dopo un volo piuttosto travagliato da Miami e con tantissima voglia di tornare a casa, avrei soprasseduto su tanta spocchiosita', eppure e' riuscita a farmi cambiare idea: neanche spenti i segnali di slacciare le cinture, si e' lanciata nello stretto corridoio e spintonando a destra e a manca ha sgarbatamente raccolto i suoi due pesantissimi trolley, pretendendo di scendere per prima.

Il dado era tratto. L'hostess nel frattempo si informava con il comandante il da farsi (per la telefonata) e questi, giunto in cabina ho chiesto se qualcuno voleva "confermare" l'accaduto. Non ci ho pensato un attimo, e mi sono offerto (a gran voce e con cattiveria, lo ammetto) di farlo, rincarando la dose. Costei -ora- aveva abbassato la cresta di molto, ed anzi se avesse potuto sparire lo avrebbe fatto senza indugio, mentre io -un paio di note sopra- rimarcavo la maleducazione e la spocchiosita' della persona ancor piu' del gesto.

Pochi minuti ed e' arrivata la polizia, e raccolti i dati, la signora (mi hanno detto piuttosto conosciuta in un certo ambiente) ora era un tremebondo agnellino e si mostrava contrita. Cio' le ha sicuramente causato ritardi, ma spero anche in una bella denuncia a futura memoria

Sono stato molto contento di aver trovato il coraggio di fare questo gesto, diversi avevano visto e brontolato a bassa voce, ma solo io apertamente l'ho denunciata e mi sono esposto. E' ora di finirla con certi spocchiosi prepotenti, e noi di fare i Fantozzi di turno!

Race Day (the other side of 70.3), and day 5, 6 e 7

Ma con me c'era anche il debuttante Mirco, il quale dopo una frazione a nuoto disastrosa (70 minuti per fare i 1900 m, percorsi a dorso per via della sua idiosincrasia al nuoto, e considerando che ha imparato a nuotare solo da qualche mese, e' gia' un miracolo!) ha recuperato, con un cancello di bicicletta noleggiato qua, pesante oltre 12 kg, posizioni su posizioni (3 ore e 13 in bici) e ancora meglio di corsa, dove ha coperto i 21 km in poco piu' di 2 ore...

Per lui un grande debutto, 6 ore e 58', e sarebbe stata durissima tenerlo dietro se nel nuoto non si fosse fatto prendere dal panico. Quindi l'adrenalina che spruzzava da tutti i pori lo ha portato ad uno stato di euforia totale. In serata io e Carla ci siamo goduto pollo fritto e insalata, nonché, il rifornimento continuo delle bevande, dato che mi ero dotato di bicchiere "one time pay, everytime refill"

Il lunedì abbiamo fatto il viaggio di ritorno verso Miami, uguale e noioso come all'andata, mangiando per strada, come in autogrill, ma robe che un alimentarista nostrano eviterebbe come la peste, preferendo di gran lunga il digiuno. Purtroppo ragionando all'italiana un insalata non comprende salse improbabili e gli sguardi sono di compatimento quando si rifiuta la stessa, anche dopo la frase, di prammatica, it's free!

Martedì dedicato allo shopping, e allora dove se non in un mega mall? Dadeland e' a pochi chilometri dal nostro hotel ( super!) Holiday inn downtown Miami, e dopo un bel giro nei canonici A&F, Holister&Co e Aeropostale, ma anche Apple, dove abbiamo acquistato le ultime novita', abbiamo anche dedicato un paio d'ore alla spiaggia, parcheggiando in Ocean Drive e sollazzandoci al sole di SoBe.

Mercoledì era il giorno della partenza di Mirco cosi' dopo i suoi acquisti "turistici", ha espresso il desiderio di visitare un negozio di triathlon che -incredibilmente- Si trovava sulla strada del mall, e prontamente Ci siamo diretti a questo negozio Swim, bike and run sulla Dixieland hwy. In realta' ha comprato Carla piu' di me e Mirco, con 2 costumi ed un paio di scarpe! Mirco ha preso i laccetti tecnici ed io dopo aver sbavato davanti allo Swimsuit di cui pero' non c'era la mia taglia, mi sono accontentato di Shampoo e balsami anti cloro e di qualche barrette misconosciuta. Poi siamo andati in aeroporto, ma un problema tecnico ha fatto ritardare il volo fin da Roma e quindi anziché le 16 il povero Mirco sarebbe partito in serata. E allora ancora spiaggia, foto e wireless. Oggi tocca a noi, partire, con sole 2 ore di ritardo, per cui abbiamo trovato il tempo per un altro mall (The Falls) un po' piu' a sud e altri acquisti. Poi la routine del pre volo con bici e la consapevolezza che si' e ' bello tornare a casa, ma pure Miami si fa piacere un bel po' con questi 25 gradi a meta' maggio!

lunedì 16 maggio 2011

Day 3 e Race day

Day 3

La notte fra venerdi e sabato e' stata pazzesca. Mi addormentavo, poi dopo 10 minuti l'incubo della bicicletta mi svegliava, ma poteva pure essere stata la cena, in puro stile cajun, a base di Jumbalaya, innaffiata da birra, e cosi' alle 8 e 30 ero gia per strada con Mirco per cercare quel meccanico che sembrava la mia salvezza. Ovviamente il piu' vicino non era in una zona comoda, e comunque a non meno di 15/20 miglia.

Comunque sembrava girare per il verso giusto, perche' era dentro un centro commerciale dove abbiamo prima fatto la spesa "alimentare", poi -anche se non proprio quello che cercavo, ovvero le maltodesterine- ho trovato un integratore a base di maltodestrine che mi consentisse di assumerle in gara.

Infine, ma solo perche' apriva dopo, il Bike work, nella persona di Dustin accoglie la mia supplica e cambia le brugole che reggono il cannotto reggisella. Gli chiedo di farmi anche un check, e dopo averla osservata un po' decide che e' ok... io ero gia' contento di poter essere in gara, e dopo un breve giretto nel parcheggio per vedere se il canotto non collassava horicaricato la bici sull'auto e siamo ritornati all'hotel.

Da qui ci siamo diretti alla registrazione, dove in diversi passaggi (non meno di cinque) otteniamo i pettorali ed il braccialetto. Chiaramente nel momento in cui decidiamo di fare un giro per l'expo viene giu' un diluvio universale, e nello shop, comunque, non c'e' granche', in fondo e' solo un mezzo.

Ritornati in hotel, prendiamo le bici e andiamo a fare il check in. Per motivi di scurezza e' vietato usare coperture totali, e quindi uso un paio di sacchetti per corprire le appendici e la sella. ndiamo a cenare nel self service dell'hotel, fra una marea di bambini (siamo a Disneyworld, dopo tutto!) che non sono per nulla molesti (non fanno tignate, non urlano, non danno fastidio....), ma quasi educati, direi. Pasta e insalata, ma all'americana, quindi non proprio salutare...

Race day.

La partenza, prevista per le 6 e 30 ci costringe ad una levataccia, e alle 4 e mezzo siamo diretti, io e Mirco, perche' dalle previsioni piovose Carla decide di rinunciare, al parcheggio del Magic Kingdom. Neanche scesi dall'auto comincia a piovere e forte. Smettera', in una sorta di contrappasso dantesco poco prima dello start del nuoto. In zona cambio mi saluta Sebastian (Pedraza), venuto a fare allenamento per l'IM Texas, e conosciamo Roberto, il suo amico. In ultimo vedo anche Pier Luca, gia' quasi in acqua.

La gara e' racchiusa in poche cifre, ho fatto il mio personal best con una super bici (sotto le 3 ore!), mentre nel nuoto, dove mi sembrava di nuotare alla grande (muta vietata e lago, binomio terribile...) e tutto sommato (ovvero il suddetto binomio) me la sono cavata (46 minuti), ma pensavo molto meglio. Certo non cia siamo fatti mancarenulla, dal fango alle alghe al crampo a 500m dall'uscita, risolto non so neanche io come.

In bici, tranne che la ruota posteriore proprio stamattina decidesse di toccare il telaio, messa a posto con un paio di pugni, e forse per una non corretta posizionatura, anche il cambio funzionava solo il 19-11. Poco male, in realta' il 39 l'ho usato in partenza e all'arrivo, e il 21 non mi e' mai servito (tanto per far capire quanto era piatto). Il vento era fastidioso, eccome, e probabilmente con meno vento sarei andato anche piu' forte. Per certo la scia era piuttosto in voga, anche se non proprio come certi grupponi che si vedono da noi, pero' c'erano diversi treni che viaggiavano ad oltre 40 kmh. Il percorso comunque risulta noiosissimo, forse e' anche per questo che non si puo' fare a meno di spingere sui pedali come passistoni tedeschi.

Ad un certo punto mi si rompe anche la coppa sinistra manubrio da crono, ed evidentemente lo sforzo per bilanciarmi ha fatto si che il lombare cedesse di schianto poco dopo la T2, tarpandomi ogni velleita' di una signora mezzamaratona. Comunque un tempo, 2 ore e 54 minuti a 31,2 di media, roba mai vista neanche in allenamento sugli stradelli.

Il percorso della corsa riserva anche la sorpresa di un pezzo sull'erba, nel punto piu' assolato, caldo ed umido di tutto il percorso, ed i medici, dotati di macchini elettriche avranno raccolto una deicna di atleti cotti da questo mix. tre giri da 7 chilometri, in un continuo incrociarsi e avanti indietro da far girare la testa. Menzione di merito per i ristori 1 e 3, l'uno per l'ispirazione dark con teschi e tombe e musica dark ed heavy metal a tutto volume, il tre per i travestimenti dei volontari. 2 ore e 42 minuti di sofferenza, anche per i piedi, arrivati ben presto a temperatura di fusione.

Sarebbe un mezzo perfetto se la zona avesse piu' servizi per sportivi e non bisognasse usare sempre le navette (che pero' non accettano bici a bordo) per raggiungere la zona cambio. Comunque me lo ricordero' per un pezzo per questo mio Personal Best!!!

sabato 14 maggio 2011

Day 1 e 2

Day 1

Sul volo per Miami.

Ora sono le 8.35, a Miami. 5 ore in meno che in Italia e stiamo sorvolando l'Atlantico. Stamattina la sveglia ha suonato alle 4, e in breve (per noi), ovvero in un'ora eravamo fuori di casa. Alle 7.05 partiamo, da Bologna per Roma, con l'Alitalia e -assicura il comandante- e' in "perfetto" orario (ora di arrivo: 8.05), ma alle 8 e 20 siamo ancora in volo.... Con un trasferimento forzato arriviamo al gate per Miami appena in tempo, speriamo che abbiano avuto la stessa celerita' con le valigie e la preziosa signora dei chilometri, ovvero la Colnago Flight!

Con noi anche Mirco, strappato per una volta al suo lavoro, che con grande entusiasmo si e' buttato in questa impresa, considerando poi che il nuoto per lui era uno sport sconosciuto! La tabella di marcia ha un punto interrogativo, perche' dipende se la bicicletta o i bagagli sono con noi: in caso affermativo possiamo prendere la strada di Orlando, altrimenti gironzolare fra Dude e SoBe fino a domani.

La bici alla fine e' arrivata e appena ritirata l'auto ci siamo diretti verso nord. Poco dopo fFrt Lauderdale abbiamo trovato un hotel e ci siamo fermati. Cena con bistecca e verdure.


Day 2

Il viaggio verso Orlando e' stato noiosissimo, l'interno della Florida e' uguale miglio dopo miglio. Subito decidiamo di dirigerci a ritirare la bici di Mirco ed e' piuttosto lontano. Essendo poi un noleggio grazielle non e' ne' esperto ne' in grado di montare la mia. Alla fine decidero', mio malgrado, di montarmela da solo, perche' arriviamo tardi anche all'expo. Ovviamente io sono totalmente incapace e alla fine ho fatto il danno, rompendo una brugola del canotto reggisella, nonostante la chiave dinamometrica. E devo ancora registrarmi, comprare le cartucce di CO2, la muta, il costume da gara, le maltodestrine, le proteine........


martedì 10 maggio 2011

May, 15, #724, wave time 6.42 am

15 maggio, pettorale: 724, partenza degli M45: 6.42 (5 ore in meno rispetto all'Italia, come fuso orario). Cinque giorni all'evento. Sono tranquillo. Mi sono preparato bene, sto scaricando benissimo, il peso (oggi) era di 80,9 kg ed il burbero Mariano si e' sciolto in un sorrisone: del resto a meta' gennaio, quando mi ha visitato la prima volta, pesavo 88 kg.

Dopo aver ritirato, venerdi, i nuovi spezzati della polisportiva, in questi giorni li ho sottoposti a vari test, brillantemente superati, in tutte le discipline, e sia pure stretta, riesco pure ad indossare la small, tanta e' elastica la lycra.

Oggi ho svolto un leggero lavoro di corsa (50' lenti, ma poi alla fine mi sono fatto prendere dalla foga e ho finito in progressione a 4'30"). Ieri un giretto in bici a Riccione: immancabili salite e salitelle, discese e non sapendo come, sono anche passato davanti casa del Greg.

Domenica, poi la disavventura nel progressivo da 18 km (fatti, comunque, 16) che ho dovuto interrompere per il vento impetuoso che in serata ha investito San Lazzaro: avevo gli occhi talente pieni di polvere sabbia e chissa' che altro che non ci vedevo piu', ho provato pure a correre con gli occhiali scuri, ma era veramente buio pesto! A volte San lazzaro sa essere veramente inquietante: pieni di alberi com'e' la ciclabile ben presto si era riempita di rami e anche avanzare controvento era un'impresa!

Domani altro giretto in scioltezza in bici, poi valigia, giovedi il volo.

sabato 7 maggio 2011

Tapering




Scarico, cioe'. Siamo alla settimana finale e domenica 15 ci sara' la gara. ma intanto questa settimana, dopo un giro di email con la SDAM-ChampionChip mi hanno inserito in classifica della Dieci Colli, il file del mio Garmin ha fatto testo, comunque rimane un mistero perche' fosse regiastrata la partenza ma non l'intermedio e l'arrivo.

Lunedi, incredibile, sono anche riuscito a fare 55' di corsa, sciolti, ma non troppo, e martedi ho svolto il progressivo da 18 km. Sempre senza alcun problema ai piedi, almeno ai "famosi" nervi. E -ripeto- continua ad essere un'ottima notizia. giovedi le SFR, e ricordando (male) che su per Botteghino di Zocca ci impiegavo oltre 12 minuti ho affrontato la salita convinto di poter svolgere i 3 x 3 (3' seduto +1' in piedi) senza problemi ed invece ho potuto solo fare 8 minuti a salita, e poi partendo quasi dall'incrocio.

Ricercando poi il mio best, in verita', ero una decina di secondi sotto gli 8', quattro anni fa. Comunque, esercizio di Salita Forza Resistenza eseguito diligentemente. Ieri, che dovevo andare a Riccione, non ho perso l'occasione di portarmi la bike, una Trek Madone 6.9 -la QueenTrek- che ufficialmente presento, gia' che ci siamo, che ha sostituito la Colnago CX-1.


E' una bici molto performante con la quale ho legato subito perche' non mi fa venire il mal di schiena. Ieri, dunque dopo il lavoretto in casa, cui dovevo sovrintendere, ho puntato a San Marino, passando per Coriano, Ospedaletto e Faetano. Praticamente un paio di chilometri ed ero gia' fuori soglia, perche' passando da Pedrolara e Montetauro ho dovuto affrontare 3 strapponi fino al 14%, prima ancora di chiedermi perche' mi infilo in certe disavventure. Poi da Ospedaletti a Faetano, una salita che ben conosco, anche se mi chiedo perche' la affronto sempre, tanto mi fa faticare. Giunto a San Marino, non conoscendo le secondarie mi sono tuffato giu' per la direttissima ai 60 all'ora ricordando la sciagurata scelta di chi organizza certi triathlon per queste strade. Non meno ardita la scelta di fare l'Adriatica, comunque per l'ultimo pezzo verso casa.

Nel frattempo ho compiuto 48 anni, il 5, e c on Carla ci siamo tolti lo sfizio di una cena a base di crudita' da Mario Fadiga Bistrot, ovviamente considerandolo come pasto libero. Lo cito perche' sembra migliorato molto qualitativamente. Degno di nota il sorbetto all'ananas.

Poi nuotato, mercoledi con la muta, ed ho volato sull'acqua. Letteralmente. Anche lo swim coach Marco lo ha notato definendolo "un altro sport". Del resto stavo quasi al passo dei nuotatori veri! Oggi, invece ho testato il pantaloncino dello spezzato che quest'anno avremo come divisa (in alternativa al body) ed anche con questo capo ho avuto ottime sensazioni, se, come sara' quasi certo, ad Orlando si nuotera' senza muta sono un po' piu' fiducioso. Mercoledi oltre 2200m (un'ora), oggi solo 1400 (ma in mezzora), ero un po' stanchino....

Qui sotto le immagini della nostra nuova divisa, nei campioni freschissimi che mi sono stati consegnati.


domenica 1 maggio 2011

Niente trippa per gatti (aka Dieci Colli)

Ieri, sabato, sono arrivati dalla bergamasca Luciano, la deliziosa Laura, il compagno di merende (intese come giri in bici) Ivan e la gentile consorte Liliana, per passare un fine settimana di ciclismo (i maschi, c'era la granfondo Dieci Colli, in programma!) e cultural-shopping (le signore). Io mi sarei occupato dell'aspetto sportivo, Carla di quello culturale.

Cosi' ieri mattina io ho sbrigato la pratica pacchi gara in attesa dell'incontro previsto per il pomeriggio. La nuova location (organizzativa e di partenza/arrivo) e' certamente piu' ampia, pero' i Giardini Margherita (fino all'anno scorso era qui che si svolgeva tutto) erano dietro l'angolo... Nel pomeriggio, con Ivan e Luciano, complice un tempaccio che non ci ha permesso una ricognizione on bike, ma solo sull'auto, ci siamo spinti fino a Tole', constatando che il percorso non presentava particolari difficolta', se non quelle di sfiancarsi troppo a tenere un ritmo alto.

Ritornati all'expo ho incontrato molti amici ed i ragazzi della Punto M che attualmente ci forniscono le divise sociali, e dopo gli acquisti di rito (barrette e gel) siamo ritornati in citta' per darci appuntamento per la cena, prevista a La Capriata, nel suggestivo Palazzo Isolani, in pieno centro.

La giornata odierna (che sta per finire) e' iniziata alle 5 e mezzo, per me, e alle 7 ero a prendere in hotel i miei compari, per poi essere alle 7 e 22 parcheggiati e pronti per entrare in griglia, sotto un cielo plumbeo. Qui ho incontrato altri amici, e a momenti non entro in griglia, per questo! Decido, nonostante il bagnato per terra (avevo detto che non avrei voluto rischiare di giocarmi la Florida e di non partire se ci fosse stato tempo brutto), comunque di partire e tornare indietro se la pioggia avesse fatto capolino.

Subito mi accorgo che qualcosa non va. Il gruppo dei 42 kmh non lo tengo e mano a mano scalo posizioni: alla fine riesco (e a mala pena) a tenere il gruppo delle ragazze Pinarello (27 kmh). So perfettamente cosa e' stato a giocarmi la gambe (le ripetute lattacide a nuoto), ma cerco di non pensarci e comunque di godermi la corsa. Il percorso, in verita' e' piuttosto noioso, dritto -falso piano con l'unica asperita' di Monte Pastore- fino a Tole', poi mezza costa fino alla Rocca di Roffeno, ritorno a Tole' (e qui tre strappetti al 12% poco prima di rientrare a Tole'), Ca' Bortolami, Savigno e il brivido Montemaggiore, 1,5 km di cui un pezzetto al 14%.

Niente di trascendentale se non fosse per la mie gambe che non ci sono (quanto mi sono maledetto per essere caduto nella trappola dei 3 x 3 x 25m + 50m sprint!!), e per quel malessere tipico da colpo di freddo intervenuto ad hoc proprio quando la gamba cominciava a girare.. Vabbe', pazienza pure (meglio oggi che il prossimo 15 maggio ad Orlando), e pazientiamo pure anche che il Champion Chip non ha registrato nulla, per cui sono un emerito fantasma (ma il file del mio Garmin e' chiarissimo), per cui il mio 3:49 e spiccioli (forse) rimarra' privato.

Luciano si e' distinto per un eccellente 3:29:09 (considerando che mi ha piu' volte aspettato), mentre Ivan, che ha fatto il percorso lungo, ha stampato un 5:24. La bellissima giornata con loro si e' conclusa (dopo aver recuperato "le donne") con un bel giro in piazza Santo Stefano con visita alle 7 chiese e caffe' nei dintorni.

A margine 2 battute che ricordo:

ingorgo di auto mal gestito da carabiniera: Ma perche' fanno gestire delle cose intelligenti dai carabinieri?

all'arrivo, coppia: lei: Renzo, ti prego, mi fai un'ultimo favore? Lui: Cos'e', vuoi anche che ti lavi la bici?