A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 18 dicembre 2011

Storto

Ieri, la mia adorata mogliettina ha avuto la splendida idea di fare una passeggiata su per via Casaglia arrivando a San Luca. Niente di male, anzi, un warm up ideale per la maratonina di oggi, ma i miei piedi e il mio ginocchio (last entry nella sezione "doloretti ricorrenti") non hanno gradito...

La prima giornata di freddo vero (e vabbe', 2 gradi sotto...) e' coincisa con la maratonina del Progresso (e meno male che quest'anno non c'e' stata neve), ma anche con un bel filotto di sfighe da far incazzare un monaco tibetano. Del freddo abbiamo detto, oh! siamo al 18 dicembre, fino a ieri si poteva girare con il trench...

Perfettamente in timing ci presentiamo alla doppia tenda del Porta Saragozza per io affrontare la Maratonina del Progresso, in cui ero certo di fare un tempo superlativo, essendo ancora "in onda" maratona. Certo, abbiamo posteggiato un po' distante, e con l'aria importata dalla Siberia che tirava stamattina magari avremmo preferito un qualcosa di piu' vicino.

Carla, che non faceva la competitiva, alle 8.45 parte. La mia gara parte alle 9.30, e come e' gia' successo diverse volte, qua riusciamo a perderci in un metro quadrato, cosicche' nel post gara entrambi riusciamo a congelarci (perche' comunque fa freddo, sempre). Alle 9.20, dal tepore della tenda, sono costretto ad avviarmi alla partenza, ma ora comincia il bello. Avevo dichiarato che avrei tenuto un ritmo di 5.45/km per la prima meta' e poi -se i piedi mi aiutavano- provare ad accelerare fino a 5.30/km per i restanti 11 km.

Cosi' 5 minuti prima dello start, quando smanetto sui tasti del Garmin il primo urlo di dolore: "Tasti Bloccati"..... Che cavolo ho pigiato per combinare una tale situazione? Provo diverse combinazioni.... Niente il mio bel Garmin 310 XT bloccato nella schermata piu' inutile "Cronologia, Allenamento, GPS, Impostazioni". il led della carica, quello del cardio, l'omino che corre e a destra l'ora, talmente in piccolo che dovrei fermarmi per leggerla.

Niente da fare, sono costretto a malincuore a partire senza il mio fidato gps. L'unico a cui era successa una cosa simile e' Dario, ma non lo vedo nei paraggi, e non saprei a chi altro chiedere. Il buon Roberto C. mi dice che fara' la mia andatura, e che possiamo farla assieme. In breve pero' mi sento come solo, pur fra centinaia di corridori, e sperso, non avendo dati certi della mia prestazione. In verita' un'idea ce l'ho, e quando raggiungo il gruppetto delle Saragozza Girls mi dicono che il loro passo e' sui 5.40/km (sovrastimato), e per un paio di chilometri mi aggrego volentieri a questo gruppetto.

Ma la gamba gira stamattina, e mio malgrado allungo. A quanto? Boh, a questo punto direi 5.30/km, a sensazione, ma forse anche piu' veloce. Al terzo chilometro vedo Carla, che (dopo) mi dira' essere fiacchissima e che e' riuscita a fare solo un giretto corto, e pure camminando, ma con tanta volonta' ha fatto un secondo giro, dopo.

Durante i primi 5 km raggiungo e supero gruppetti, ma qualcuno a sua volta mi supera. Insomma tutto normale. Poi abbasso lo sguardo e un ventre enorme sporge da sotto la maglia... Mi sto gonfiando d'aria come una mongolfiera, e (ovviamente) tutta quest'aria mi comprime i polmoni. Rallento, sono un po' in affanno, lotto con questo essere per un po' ed alla fine sembra che la situazione si plachi un po'. Salto comunque il primo ristoro e al settimo chilometro mi concedo un gel: di nuovo l'essere sotto la maglia si gonfia in maniera incredibile.

Al dodicesimo chilometro i primi accenni di mal di piedi: ho capito! Non e' giornata... e quasi al tredicesimo chilometro la strada (Via del Lirone) si divide: a sinistra si va per gli altri 8 chilometri della maratonina, diritto per il traguardo. Ho tirato dritto. Fanculo va!

PS. Alla fine ho fatto 13 km a passo 5.30/km. Anche scarsi.

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